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Lezioni di Persiano – Inventare una lingua per sopravvivere – Recensione

Lezioni di Persiano: Il film di Vadim Perelman con Nahuel Pérez Biscayart distribuito sulla piattaforma #iorestoinsala.

Nella Francia occupata dai nazisti nel 1942, Gilles (Nahuel Pérez Biscayart) viene arrestato da soldati della SS insieme ad altri ebrei, e trasportato in un
campo di transito in Germania. Riesce a salvarsi, giurando alle guardie
che non è ebreo, ma persiano. Questa bugia salva temporaneamente Gilles, ma lo trascina in una impresa che potrebbe costargli la vita.

Siamo vicini alla ricorrenza del 27 gennaio, che ogni anno identifica il Giorno della memoria dell’Olocausto, la strage di ebrei ordinata da Hitler durante la seconda guerra mondiale. Il film del regista ucraino Vadim Perelman affronta il tema partendo non dalla storia della comunità che affronta questa tragedia, ma dalla storia di un singolo, e della sua lotta per la sopravvivenza.

Cosa funziona in Lezioni di Persiano

L’interpretazione di Nahuel Pérez Biscayart è equilibrata e disperata in parti uguali. Grazie a una mimica facciale accentuata l’attore trasferisce al suo Gilles tutta la volontà di sopravvivere inventando una lingua.

Creare un linguaggio di sana pianta allena la memoria, e quando Gilles viene messo ad archiviare tutti i prigionieri che vengono portati al campo di transito è facile per lui ricordare i nomi che scrive. Migliaia di nomi che diventano, nella lingua di Gilles, migliaia di parole, ma che allo stesso tempo restano impressi, indelebili nei suoi ricordi.

La realtà dei campi di transito è inoltre un’aggiunta a quella già conosciuta dei campi di concentramento finali. E il film ci permette di vedere la varia umanità che viene raggruppata in questi luoghi; persone che provengono da diversi paesi, con lingue e usanze differenti, tutte discriminate e condannate per la propria religione.

Perchè non guardare Lezioni di Persiano

La storia a volte sembra forzare troppo sul fronte della credibilità. Inoltre gli sviluppi di alcuni personaggi sono appena tratteggiati ed è difficile capire il loro ruolo nella storia. E’ probabile che Perelman volesse mostrare come anche i soldati tedeschi cercassero una normalità posticcia con cui dimenticare l’orrore quotidiano, ma questa buona intenzione si lega con difficoltà al resto della storia

Il film è stato presentatato alla 70a Berlinale ed è stato distribuito da Academy 2 e Lucky Red sulla piattaforma digitale #iorestoinsala dal 14 al 17 Gennaio 2020.

Regia: Vadim Perelman Con: Nahuel Pérez-Biscayart, Lars Eidinger, Jonas Nay Durata: 127 minuti Paese: Russia, Germania, Bielorussia Distribuzione: Lucky Red e Academy 2

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