Ebbene, siamo stati fra i primi in assoluto a darvi, in tempi non sospetti, l’esclusiva news, tratta a sua volta da Deadline, secondo cui, dopo The Irishman, la nuova opus di Martin Scorsese sarebbe stata Killers of the Flower Moon con Leonardo DiCaprio, Robert De Niro e Jesse Plemons. Le cui riprese, dopo essere state più volte rimandate a causa della tremenda situazione pandemica a livello mondiale cagionata dal nefasto COVID-19, inizieranno finalmente a breve. Secondo alcuni, i primi ciak di Killers of the Flower Moon partiranno a Luglio ma i ben informati lasciano invece sorprendentemente ed entusiasticamente intendere che, in gran segretezza, saranno invece dati assai prossimamente, cioè solamente nel giro di due settimane. Davvero una notizia esaltante!
Inoltre, tramite un’intervista rilasciata dallo sceneggiatore di Killers of the Flower Moon, vale a dire l’egregio premio Oscar Eric Roth (The Good Shepherd, Munich, Forrest Gump), al sito Collider, abbiamo appreso ulteriori dettagli molto stuzzicanti riguardo questo succitato colossal dallo stratosferico budget di 200 milioni di dollari che si preannuncia come uno degli imperdibili eventi cinematografici, non soltanto del prossimo anno, bensì di tutti i tempi, stando infatti all’effettive e testuali parole dello stesso Roth.
Dichiarazioni, le sue, certamente di parte e forse promozionali ma Eric Roth è altresì famoso per essere sempre stata una persona estremamente discreta, non avvezza quindi a lasciarsi andare a pubblicitari proclami creati ad hoc solamente per attirare su di sé, capziosamente, l’attenzione al fine prettamente furbo e utilitaristico d’ingigantire i suoi meriti.
Come non mai, stavolta, Roth si è lasciato visibilmente cogliere da un immane entusiasmo in quanto pare assolutamente convinto che quanto da lui detto (da noi, sotto riportatovi), non corrisponda soltanto, per l’appunto, a un’esigenza di pre-marketing, bensì rispecchi sinceramente ciò che, in cuor suo, pensa davvero. Lungi dunque dall’essere auto-magnificazione di un film da lui scritto e, in tal caso, personalmente adattato dal romanzo omonimo di David Grann.
Secondo Roth, Killers of the Flower Moon, sarà addirittura il film del secolo:
“Martin Scorsese sta cercando di fare l’ultimo vero grande western, un western nel quale, tuttavia, ci sarà spazio per una riflessione sulla società dell’epoca e sulla violenza. Il film, che racconta la strage dei nativi americani della nazione Osage e del loro territorio pieno di petrolio nell’Oklahoma degli anni venti, avrà certamente un’ambientazione diversa da quella del classico western hollywoodiano ma lo spirito e gli stilemi del genere si faranno sentire e vedere. I personaggi indosseranno completi eleganti perché siamo negli anni 20.
Killers of the Flower Moon si svolgerà durante il Proibizionismo ma l’ethos è quello del western. C’è anche il concetto di giustizia del western per cui era impossibile trovare dodici uomini bianchi che dichiarassero colpevole un uomo bianco che aveva ucciso un nativo americano. Ecco, nel film c’è molto questa idea.
Non è vero che Jesse Plemons sarà il protagonista nel ruolo all’origine destinato a DiCaprio.
Sì, credo sia la cosa più giusta da dire perché penso che i ruoli più o meno abbiano lo stesso peso e, in un certo senso, lo abbiano sempre avuto, e la parte di Leo è molto complicata e molto interessante. È una parte intelligente per un attore intelligente. Se Montgomery Clift fosse vivo, probabilmente prenderebbe in considerazione l’ipotesi di interpretarla”.