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Eternals: Chloé Zhao e la Disney portano al cinema la loro versione degli Eterni di Jack Kirby – Recensione

Eternals: Presentato in anteprima alla sedicesima Festa del Cinema di Roma in collaborazione con Alice nella Città, la regista premio Oscar Chloé Zhao porta per la prima volta sul grande schermo Gli Eterni di Jack Kirby, adattandoli al Marvel Cinematic Universe e al politicamente corretto odierno.

7000 anni fa, prima ancora che la preistoria diventasse storia, un’astronave apparve sopra i popoli della culla della civiltà. Furono dunque gli abitanti della Mesopotamia ad incontrare per primi gli Eterni, degli alieni tali e quali come aspetto agli esseri umani, ma tanto diversi da loro in quanto a capacità.

Dieci guerrieri mandati dai loro creatori, i Celestiali, per proteggere l’umanità dalla loro controparte malvagia, i Devianti.

Grazie a questi combattimenti nacquero molte figure mitologiche e religiose del mondo antico, e tali sono rimaste perché, una volta sconfitto l’ultimo Deviante, si sono mescolati tra la gente comune, provando a vivere una vita normale… finché non sono stati costretti a ritornare in azione.
Qualche tempo dopo la sconfitta di Thanos i Devianti sono riapparsi a terrorizzare l’umanità, e forse non sono l’unico nemico di cui gli Eterni devono preoccuparsi…

Cosa funziona in Eternals

Fenomenali poteri cosmici… per scene d’azione fantasy davvero esaltanti! Dopo un’introduzione in puro stile Star Wars, si passa subito alle maniere forti, vedendo questo gruppo eterogeneo di speciali individui eliminare uno dopo l’altro i pericolosi Devianti, e ognuno con le proprie particolari abilità.

Combattimenti che rendono Eternals un ottimo film sui mostri, filone che continua ad avere molto seguito (“Godzilla vs. Kong“, “Love and Monsters e “Monster Hunter” solo per citarne tre).

L’ambientazione storica è poi decisamente affascinante, in particolare quella di Babilonia: ricostruzione grafica di quei meravigliosi monumenti, citazioni formidabili come le leggende di Gilgamesh ed Enkidu… insomma, considerando che parliamo di cinema, è in un certo senso un ritorno ai tempi di “Alexander di Oliver Stone con l’aggiunta dei superpoteri.

Babilonesi, ma non solo: anche il ricordo di massacri come quello delle popolazioni precolombiane, o della bomba atomica su Hiroshima, sono momenti positivi in un film lungo due ore e trentasette minuti.

Fin quando non gli scappa la battutina o la scena comica infelice, Eternals sa essere molto profondo come pochi altri nel Marvel Cinematic Universe, riprendendo lo stile dei lungometraggi alla fine meglio riusciti, ossia gli “Avengers Infinity War” ed “Endgame“.

Si parla di un possibile genocidio, e del tentativo di fermarlo a tutti i costi ma al tempo stesso prepararsi a vivere al meglio gli ultimi giorni sulla Terra se le cose non dovessero cambiare, così come qualcuno nel gruppo vive l’immortalità come una vera e propria maledizione, rimembrando i Queen e il “Who Wants to Live Foreverdi “Highlander – L’ultimo immortale“.

Sorprendente novità è invece la presenza di una scena di sesso in un franchise sempre dettato da un target per ragazzini: simulato e senza mostrare veramente la nudità, precisiamo, ma è comunque una cosa che nessuno si poteva aspettare dalla Disney, la stessa società che ha rifiutato un seguito di Lizzie McGuire solo perché si doveva dire che il fidanzato di Hilary Duff era stato a letto con un’altra…

Casting e umorismo finiscono anche questa volta nelle note negative del film, come vedremo a breve, ma qualcosa di positivo su di loro c’è comunque.

Angelina Jolie è stata la scelta più azzeccata, l’unica a ricordare in tutto e per tutto la Thena disegnata da Jack Kirby. Ottima anche quella di Richard Madden, anche se, esteticamente parlando, l’interprete ideale sarebbe stato senza dubbio Brad Pitt.

Buono anche Don Lee nei panni di Gilgamesh, dotato di un vero fisico da stoico combattente che avevamo già apprezzato contro gli zombie di Train to Busan, mentre anche Brian Tyree Henry nei panni di Phastos ricorda molto i disegni degli anni ’70, così come Kit Harington è una scelta molto fedele rispetto ai fumetti originali della Marvel, anche se il suo personaggio è poco più di un cameo in previsione di progetti futuri (a tal proposito, non perdetevi le due scene dopo i titoli di coda).

Riguardo al lato comico, quando Brian Tyree Henry parla dell’Ikea abbiamo finalmente, dopo 26 film, la prima battuta capace di regalarti una grassa risata spontanea, così come i siparietti tra Kingo e il suo cameramen sono almeno accettabili.

Perché non guardare Eternals

Se avete letto, in passato o in tempi recenti (dallo scorso 12 agosto è in vendita una bellissima ristampa targata Panini Comics) gli Eterni di Jack Kirby, e vi aspettate di vedere un film fedele al capolavoro del Re, allora è meglio se non andate proprio al cinema.

Precisiamo, la storia originale andava comunque cambiata, perché il Marvel Cinematic Universe oltre ad essere ambientato negli anni correnti, deve rispettare la linearità degli eventi dei precedenti film, cosa che non è possibile con il fumetto degli anni ’70, dove oltre ad essere ambientato durante la Guerra Fredda, non aveva certo Thanos come avventura precedente alla nuova venuta degli Eterni.

Riguardo però ai personaggi, non ci sarebbe stato nulla di male nel mantenere le caratterizzazioni originali, le loro precise identità, etniche e sessuali. Anche perché coloro che difendono queste scelte inclusive, affermando che sono assolutamente necessarie, magari sono le stesse che, il giorno della morte di Stan Lee, lo hanno ringraziato per averci regalato decenni di fumetti pieni di inclusione e senza discriminazione.

Dunque, se andrete a leggere le prime storie a fumetti sugli Eterni, scoprirete che Ajak e Makkari sono degli uomini bianchi, così come maschio è Sprite, mentre Kingo non è Indiano, ma Giapponese. La scelta originale di Kirby del resto era solo fedele della cultura originale di ogni singolo personaggio: parliamo dei greco-latini Aiace e Mercurio, mentre Sprite è chiaramente una nuova versione di Peter Pan.

Stesso discorso per Sersi, caucasica nei fumetti, per il semplice fatto che è, mitologicamente parlando, italiana, trattandosi della maga Circe. Insomma, altra cosa non coerente da parte dell’attuale politica Disney, la lotta contro l’appropriazione culturale non è sempre importante, in poche parole.


Abbiamo lodato la scelta di trasformare gli Eternals in un Monster Movie, ma potrebbe non essere una scelta apprezzata da tutti: oltre al fatto che il genere non piace certamente a tutti gli spettatori, è senza dubbio un altro stravolgimento dell’opera di Kirby: nella sua versione, la maggior parte dei Devianti erano dei veri e propri Umanoidi, e non mostri alieni a quattro zampe.

Di aspetto deforme rispetto ad umani ed Eterni (alcuni di loro ricordano molto gli orchi deIl Signore degli Anelli“), ma comunque antropomorfi, dotati di intelletto, e non solo. Infatti uno di loro, Kro, a un certo punto apre un dialogo con Thena, mostrando dunque una speranza più pacifista ed umanitaria di quella presente nel lungometraggio scritto dalla Zhao.

Abbiamo citato sopra i pochi elementi comici da salvare, e per quanto Eternals sia uno dei film meno demenziali del Marvel Cinematic Universe, le battutine inopportune sono comunque presenti. Poche, ma in grado di rovinare in più di un’occasione l’epicità e la profondità della storia.

Il film è al cinema dal 3 novembre con Disney.

Regia: Chloé Zhao Con: Gemma Chan, Richard Madden, Kumail Nanjiani, Lia McHugh, Brian Tyree Henry, Lauren Ridloff, Barry Keoghan, Kit Harington, Salma Hayek, Angelina Jolie, Dong-seok Ma, Haaz Sleiman, Zain Alrafeea, Harish Patel Anno: 2021 Durata: 157 min. Paese: USA Distribuzione: Walt Disney 

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