Dune di David Lynch: L’originale e prima trasposizione cinematografica tratta dal romanzo di Frank Herbert, diretta dal geniale e visionario regista, è disponibile dal 6 Ottobre con Eagle Pictures per la prima volta in 4k nella collana 4Kult.
Ebbene, oggi torniamo indietro nel tempo, non a mo’ di Ritorno al futuro, bensì semplicemente, cinematograficamente parlando e a livello mnemonico intendendo, a metà anni ottanta.
Quando David Lynch realizzò il suo controverso, imperfetto eppur assai affascinante Dune, naturalmente prima che Denis Villeneuve, recentissimamente, c’ammaliasse con la sua versione, altrettanto discussa eppur da noi ritenuta amabile, anzi, monumentale.
Tratto, parimenti alla pellicola di Villeneuve, dal celebre e omonimo romanzo di Frank Herbert, il Dune di David Lynch, della corposa eppur non eccessiva durata di 2 ore e 17 minuti, a differenza dell’opus di Villeneuve, il cui Dune, attualmente ancora sui grandi schermi e prima parte d’una trilogia a venire e in fase di allestimento futuro, è una condensazione del capolavoro letterario di Herbert in una singola parte a sé stante e conclusiva.

Sebbene, così come vi diremo e come già sapete sicuramente, è ritenuta un’opera di Lynch parzialmente compiuta sotto un profilo prettamente, potremmo dire, concettuale e realizzativo. In quanto il suo Dune, rimaneggiato e “raffazzonato” a causa dei tagli imposti e delle direttive impartite a Lynch dal suo severo e storico produttore Dino De Laurentiis, non è unanimemente reputata una creatura lynchiana a tutti gli effetti.
Poiché, ancora sottolineiamolo imprescindibilmente, Lynch fu giocoforza obbligato dal tycoon Dino a cedere a notevoli compromessi che non poco inficiarono l’idea originale del regista di Inland Empire, limitandone i confini immaginativi e boicottando molte scelte estetiche della sua ben più ampia e fantastica, finanche fantasmagorica, delirante visione con tutta probabilità molto più inizialmente, diegeticamente suadente e a più largo respiro e raggio, osiamo dire, perfino speculativo e, senz’ombra di dubbio, avvincente e maliarda.
Malgrado ciò, il Dune di David Lynch, ripetiamolo, è un film ipnotico, eccome. A dispetto di ogni possibile dietrologia tout–court. Anzi, paradossalmente, forse è asceso nell’empireo dei cosiddetti film cult maledetti ché non sapremo mai davvero cosa sarebbe potuto essere pienamente se Lynch l’avesse diretto precisamente in totale libertà creativa scevra d’ogni avvenutone ritocco successivo.
La maggior parte dei fan di Lynch ammirano, comunque sia, il suo Dune.

Mentre l’intransigente critico Paolo Mereghetti, nonostante sia un enorme fanatico di Lynch, infatti assegnando a quasi tutte le sue opere le massime valutazioni possibili, continua inappellabilmente a rimanere fermamente convinto che Dune sia l’unica pellicola sbagliata all’interno della straordinaria e irraggiungibile filmografia del regista di “Elephant Man“. Liquidandola con una recensione assai negativa che, a seguire, vi citeremo testualmente, estrapolandovi anche la trama riportatane:
Nell’anno 10191, sul desertico pianeta Dune si scatena la lotta tra i potenti dell’Universo per acquisire il controllo della spezia, un alimento che conferisce poteri inimmaginabili. Da una parte c’è il popolo dei Fremen, che trova in Paul Atreides (Kyle MacLachlan) il suo leader, capace finalmente d’insegnare l’arte del combattimento, e dall’altro la casta degli avidi Harkonnen…
…questo film era già stato un progetto (fallito) di Alejandro Jodorowsky e poi di Ridley Scott, Lynch si fa convincere da De Laurentiis ma durante la lavorazione la voglia di gigantismo del regista si scontra con i limiti imposti dalla produzione. Ne esce un film confuso, anche incomprensibile nel suo svolgimento narrativo, nel quale i personaggi non riescono ad avere nessuno spessore e allo spettatore resta solo la sensazione (desolante) di un gran talento sprecato.
Siete d’accordo con le parole lapidarie di Mereghetti? Che cosa ne pensate? In occasione dell’uscita in 4K di Dune di David Lynch, rivedendolo adesso nella meraviglia dei suoi colori fotografici a cura di Freddie Francis, non credete sia arrivata l’ora di giudicarlo col senno di poi, lasciando stare i dietro le quinte dell’adulterante rapporto conflittuale, innescatosi sul set, fra Lynch e De Laurentiis?

Dune di David Lynch – Il 4K Bluray a cura di Davide Belardo
Prodotta e distribuita da Eagle Pictures, la prima versione in Ultra HD di Dune di David Lynch, arriva sul nostro mercato nella collana 4Kult, linea dedicata al recupero dei classici in 4K, accompagnata da una elegante slipcover di cartone, con elementi in rilievo, e una card da collezione limitata e numerata (le prime 2000 copie).
Vi abbiamo già parlato del Dune di Lynch in occasione della sua prima uscita in Bluray (presente nella confezione) e oggi torniamo sul film grazie all’arrivo sul mercato italiano della sua trasposizione domestica in 4K.
Rispetto alla precedente uscita sono passati 2 anni, come corre il tempo, ed oggi Dune di David Lynch, ci viene presentato con una nuova scansione e restauro in 4K che restituisce la migliore visione possibile.
Dettaglio, definizione, pulizia del quadro, illuminazione e colori, tutto viene perfettamente gestito (grazie anche all’utilizzo di HDR e Dolby Vision) e durante la visione non abbiamo mai notato segni evidenti di artefatti o altro.
Come per la precedente uscita in Full HD troviamo una traccia in 2.0 HD Master Audio per il doppiaggio italiano di sufficiente fattura per guardare il film nella nostra lingua. La traccia originale inglese è invece offerta in una potente traccia in 5.1 DTS HD MA, ripulita e restaurata per l’occasione e di assoluto valore.
Anche in questa occasione non troviamo purtroppo nessun extra su disco ad accompagnare questa importante questa uscita.