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Crudelia – Dimenticatevi la vecchia De Mon arriva in sala la Cruella De Vil di Emma Stone – Recensione

Crudelia: Nuovo Live-action ramake e reboot in chiave moderna per Crudelia De Mon/Cruella De Vil, oggi nel corpo e volto di Emma Stone protagonista del film. Il film è disponbile dal 26 maggio nelle sale italiane (salvo disponibilità dei cinema) e dal 28 maggio in streaming su Disney+ con Accesso VIP.

Estella (Tipper Seifert-Cleveland) è una bambina che oltre ad avere un doppio colore dei capelli ha anche una palese doppia personalità: nonostante sia tenera, sia di età che di fisico, dimostra un lato malvagio battezzato fin da subito Cruella, che sua madre cerca sempre di tenere a bada… almeno finché è rimasta al suo fianco.

In occasione di una lussuosa festa ella scompare tragicamente, così la povera Estella rimane sola, ma per poco: incontrerà presto Jasper e Horace, due coetanei malandrini che la porteranno nel loro mondo alla Oliver Twist.

Diventata adulta (nei panni di Emma Stone) vivere di furti e raggiri non le basta più, perché dentro di sé sogna sempre di diventare una stilista di moda.

Comincerà a lavorare in una grande boutique di Londra… come donna delle pulizie, finché per puro caso la Baronessa (Emma Thompson), una celebre stilista, noterà il suo talento. Finalmente la sua vita cambierà ma tornerà anche Cruella, in modo del tutto particolare.

Cosa funziona in Crudelia

Ogni remake live-action Disney è una storia a sé. C’è chi si è dimostrato solo un copia e incolla dell’originale, c’è chi ha cambiato un minimo e spesso male, c’è chi ha mantenuto una parte uguale e modificato inizio e fine, e così via. Crudelia dove si colloca?

Cosa ci è rimasto del Classico Disney del 1961, e delle sue opere derivate? Solo i nomi “originali” dei personaggi, e parte della caratterizzazione dei live-action con Glenn Close protagonista, anche lei impegnata un’azienda di alta moda. Ma per il resto, scordatevi tutto, e come poteva essere altrimenti?

Crudelia era stata disegnata per essere cattiva, come ricordano i contenuti speciali all’interno dell’edizione Home Video del diciassettesimo Classico Disney. Un aspetto spaventoso e cadaverico dovuto al fumo, un pessimo carattere condito da un campionario di parolacce, e soprattutto… amante delle pellicce di docili cuccioli di Dalmata

Come realizzare uno stand-alone con lei protagonista, la mentalità Disneyana di oggi che ripudia i cattivi unidimensionali, ed avere al tempo stesso successo?

Eliminando appunto la vecchia malvagità, sostituendola con una nuova, vendicativa ed ipocrita che tanto piace ai movimenti inclusivi odierni, e soprattutto costruendoci una vera trama intorno. Una cosa simile l’avevamo già vista in Once Upon a Time, dove per via delle difficoltà legate alla caratterizzazione originale del personaggio, Crudelia si è rivelata essere la villain più inutile di tutta la serie televisiva.

Crudelia è il più originale tra i live-action distribuiti dal 2014 in poi, una storia così diversa ed interessante, ricca di colpi di scena, che ci fa domandare fin dalla prima visione la stessa cosa che molti hanno pensato con il Joker di Todd Phillips: perché non fare una storia del tutto nuova, con un personaggio nuovo, piuttosto che snaturare un personaggio così iconico?

Domanda retorica, perché non è difficile intuire che il motivo è solamente di marketing, e sfruttare un volto noto dà più garanzie a livello economico, ma resta il fatto che questa, molto ma molto più di Joker, non è la vera Crudelia De Mon.

Tolto il reale desiderio di scuoiare i cani, anche se in un paio di scene l’idea viene almeno verbalmente abbozzata, una Crudelia molto più fedele all’originale in realtà all’interno del film esiste e si chiama sempre Emma, ma di cognome fa Thompson.

L’attrice Premio Oscar 1993, sempre più protagonista in questi live-action Disney dopo Saving Mr. Banks e La bella e la bestia, tira fuori un’altra interpretazione memorabile, risultando essere lei la vera antagonista della storia fin dal primo minuto in cui entra in scena, e probabilmente il desiderio di vedere i ruoli invertiti tra le due Emma balenerà nella mente di molti spettatori.

Ma le scelte di Craig Gillespie (regista del divertentissimo e drammatico Tonya) e del suo team di sceneggiatori sono state appunto diverse, quindi è possibile godersi davvero questo ottimo lungometraggio solo dimenticandosi davvero per 134 minuti del passato.

Uno sguardo al futuro

IL PARERE CONTRARIO di Davide Belardo: Se siete in grado di prescindere tra passato e futuro, moderno e tradizione questo film vi piacerà e anche molto. Un reboot moderno che parte dalla genesi della cattiva, Cruella de Vil, per svelare molti dei retroscena del suo passato. Sfavillante e colorato negli abiti quanto pop e scanzonato nella struttura narrativa, è una rivisitazione del personaggio riuscita che, come per Maleficent, cerca di svecchiare ma soprattutto svelare il lato umano della sua illustre Villain. Unica perplessità perché utilizzare il titolo Crudelia e poi chiamarla nel film Cruella?

Il doppiaggio di Crudelia

L’orecchio non solo dell’appassionato di doppiaggio ma anche del mondo Disney in generale avrà cominciato a fischiare fin dai primissimi minuti, quando ha iniziato a sentire Cruella invece di Crudelia, segno fin da subito di un taglio netto con il passato, che diventa certezza quando sentirà i nomi di Jasper, Horace e Roger invece di Gaspare, Orazio e Rudy.

La Carica dei 101 ha subito lo stesso destino di Guerre Stellari, il meraviglioso adattamento del Comandante Roberto De Leonardis in questo nuovo film non esiste più. Indipendentemente da chi l’ha deciso, è una scelta anche questa ipocrita, dato che sui manifesti italiani il titolo del film rimane ancor‘oggi Crudelia, e anche un po’ divisiva.

Avremo da una parte coloro che la rifiuteranno in toto, fedeli alla tradizione e alla localizzazione anche nel 2021, dall’altra quelli che l’approveranno con gioia, ossia quelli talmente legati all’edizione originale da condannare qualsiasi adattamento nostrano, dando dunque il via a fenomeni terribili come quello di Cannarsi, solo per citarne uno.

In mezzo, quelli che sono contenti e inorriditi allo stesso tempo. Inorriditi per il tradimento nei confronti di De Leonardis, ma al tempo stesso contenti dal discostamento totale da quel capolavoro. Perché appunto, per quanto possa essere bello ed originale questo Crudelia di Emma Stone, non sarà mai neanche minimamente paragonabile alla maestosità del Classico Disney originale, rivoluzionario dal punto di vista dell’animazione (prima volta che venne utilizzata la tecnologia Xerox) e monumentale dal punto di vista del nostro doppiaggio. Circa una trentina di voci (di cui una manciata ancora in attività) tra doppiatori e cantanti di livello ormai quasi irraggiungibile.

Nel 1961 Emilio Cigoli, forse il più grande doppiatore italiano di sempre, così come alcune tra le più grandi doppiatrici di tutti i tempi come Giovanna Scotto e Wanda Tettoni, avevano pochissime battute, ma quanto bastavano a rendere la nostra versione ancor più perfetta. Nel 2021, ci ritroviamo invece due dei Måneskin non solo come cantanti (che dati i recenti successi tra Sanremo ed Eurovision, hanno meritato ampiamente di cantare in questo film) ma purtroppo anche come attori, con Damiano tra l’altro che doppia Jeffrey, sicuramente il personaggio terziario più appariscente.

Niente di veramente nuovo nel doppiaggio generazione Z Disney, che per fortuna ha anche tanta qualità con grandi professionisti come Domitilla D’Amico, Emanuela Rossi ed Edoardo Stoppacciaro.

 

Perché non guardare Crudelia

Oltre a quanto appena detto sul doppiaggio, e alle contraddizioni legate al personaggio di Crudelia come protagonista positivo, altro cambiamento notevole è il personaggio di Anita, completamente differente dalla versione sia del romanzo, che delle sue precedenti trasposizioni cinematografiche, dato che è interpretata dall’attrice afro-britannica Kirby Howell-Baptiste.

Una scelta che non piacerà ai puristi del materiale originale e che non possono notare che questi cambiamenti ad Hollywood sono ormai unilaterali, e c’è da chiedersi cosa avrebbe pensato di tutto questo Dodie Smith, l’autrice originale de La carica dei 101 dato che, in occasione dell’uscita del film d’animazione in una delle sue tante lettere a Walt Disney, scrisse la sua delusione della cancellazione del personaggio Missis, fuso completamente in quello di Perdita (da noi Peggy).

Dopo i primi titoli di coda troviamo anche una scena inedita, che che lascia spazio ad possibile un sequel. Chi scrive spera si tratti solo di un dolce collegamento con il vecchio libro/lungometraggio, perché meglio tenersi stretto questo ottimo reboot e non rischiare di produrre un’altra opera del tutto anonima come Maleficent 2.

Regia: Craig Gillespie Con: Emma Stone, Emma Thompson, Mark Strong, Paul Walter Hauser, Jamie Demetriou, Kirby Howell-Baptiste, Emily Beecham, Joel Fry, Gianni Calchetti, Pierre Bergman, Nathan Amzi, John McCrea, Kayvan Novak, Niamh Lynch, Andrew Leung (II), Ed Birch, Leo Bill, Sarah Crowden, Haruka Abe, Geoffrey Burton, Paul Chowdhry, Trevor Laird, Joshua Hill, Michelle Greenidge, Geraldine Fitzgerald, Tipper Seifert-Cleveland Anno: 2021 Durata: 134 min. Paese: USA Distribuzione: Walt Disney 

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