Anime Borboniche: Firmato da Paolo Consorti e Guido Morra, il film è una commedia semplice e divertente che si prende in carico un tema generalmente poco trattato dai cineasti italiani, ovvero la rievocazione settecentesca all’interno di una reggia che vede al centro i suoi protagonisti. Vestirsi da cocchiere o damigella del settecento e partire a proprie spese per un tour.
È mattina presto. Siamo in un piccolo borgo medievale campano. La coppia improbabile formata da Ernesto Mahieux e Susy Del Giudice si sveglia per fare colazione e si prepara per una gita fuori porta. Tuttavia notiamo subito una cosa alquanto particolare: ossia i due sposi si vestono con abiti storici, tipici del settecento; un vestito da cocchiere lui, un abito da damigella d’onore lei.

Sono diretti infatti alla Reggia di Caserta, ma non per fare i semplici turisti, bensì per partecipare a una rievocazione storica in stile borbonico. Si mettono in viaggio a proprie spese con una piccola utilitaria e, dopo poco tempo dall’inizio del viaggio, si mettono a litigare, una semplice discussione coniugale causata dalla gelosia della donna per il marito.
Durante una sosta la donna in preda alla rabbia prende il volante e si mette alla guida, lasciando a piedi il povero marito vestito da cocchiere in mezzo alle campagne campane. Il povero uomo si ritrova così costretto a fare l’autostop e a ritrovarsi in situazioni paradossali dove lui appare un personaggio storico rievocato dal passato in mezzo alla normale gente vestita in borghese.

Cosa funziona in Anime Borboniche
Il film si regge fondamentalmente sulle interpretazioni dei due protagonisti Ernesto Mahieux, volto indimenticabile de “L’imbalsamatore” di Matteo Garrone, e di Susy Del Giudice. I due formano una coppia che diverte dall’inizio alla fine, con il prevalere sulla scena di Mahieux, il quale presenta un vocabolario più ricco e folto di battute e modi di dire simpatici e accattivanti. Altri due punti di forza sono i costumi settecenteschi e la regia, che ci regala ottime riprese e inquadrature delle Reggia di Caserta.

Perché non guardare Anime Borboniche
Per quanto divertente e spassosa, la commedia firmata da Paolo Consorti e Guido Morra manca di una scrittura solida, che possa delineare e differenziare in modo netto i momenti drammatici da quelli comici, facendo scadere lo stato d’animo dello spettatore perlopiù nell’indifferenza.
Lo spettatore non si riconosce nei protagonisti e non si cura né interessa della loro sorte. Nodi non sciolti e siparietti fini a sé stessi vanno a condire questo film, che cerca, forse, di rendere la comicità e le belle riprese dei paesaggi campani essenziali e sufficienti per realizzare un buon lavoro.
Anime Borboniche è disponibile su Prime Video a partire dal 14 Gennaio 2021 grazie a 102 Distribution.