3/19: Silvio Soldini torna al cinema con un film drammatico interpretato da Kasia Smutniak e Francesco Colella, una storia sul senso di responsabilità.
Camilla (Kasia Smutniak) è un’avvocatessa affermata, lavora senza sosta sacrificando completamente la sua vita privata. Una notte, dopo una cena d’affari, in cui per l’ennesima volta ha visto il suo collega sfruttare una sua idea per accaparrarsi un importante cliente, Camilla rimane coinvolta, insieme ad un giovane immigrato, in un incidente stradale.
Dopo aver scoperto della morte del giovane, la vita di Camilla viene sconvolta. Ossessionata dalla ricerca circa l’identità del ragazzo, la donna intraprende un viaggio dall’alto verso il basso, dai grattacieli della Milano degli affari alle strade abitate dagli invisibili, e allo stesso tempo una riscoperta di sé stessa, anche grazie all’incontro con Bruno (Francesco Colella).
Cosa funziona in 3/19
3/19 è effettivamente un film sugli opposti: morte e vita, ricchezza e povertà, ma è anche un film sul cambiamento e sull’importanza di prendersi cura degli altri: soprattutto nel ridare dignità agli “invisibili”.
E ancora il caso, la memoria, l’identità, la lontananza dei mondi che ognuno di noi abita. Il caso ha voluto che Camilla debba uscire nella città per indagare, per scoprire, anche per espiare, alla ricerca dell’identità di quello sconosciuto che il destino le ha fatto incrociare un attimo prima della morte.
Più volte sembra poter arrivare a una soluzione e quasi inconsapevolmente l’indagine diventa su sé stessa. E’ cercando di fare luce sull’identità del giovane che riesce anche a portare la luce nel buio che la separa dalla figlia, per la quale era diventata ormai pressoché invisibile, proprio come tutte quelle persone che abitano la Milano del basso, quella che non si vede dai grattacieli.
Perché non guardare 3/19
Probabilmente Soldini ha buttato dentro al calderone troppe tematiche che però non è riuscito ad approfondire: si affacciano infatti nel film anche la questione di genere sul luogo di lavoro, il maschilismo imperante negli ambienti di affari, il mansplaining.
Ci sono inoltre dei momenti in cui il tempo del film sembra dilatarsi troppo, sembra quasi rallentare fino a fermarsi, come se si fosse dovuto o voluto allungare il brodo, senza però aver apportato qualcosa di veramente importante alla riuscita della storia: sono quei momenti in cui lo spettatore rischia di perdersi.
Il film è al cinema dall’11 novembre con Vision Distribution.
Regia: Silvio Soldini Con: Kasia Smutniak, Francesco Colella, Caterina Forza, Paolo Mazzarelli, Martina De Santis, Antonio Zavatteri, Anna Ferzetti, Arianna Scommegna, Giuseppe Cederna Anno: 2021 Durata: 120 min. Paese: Italia Distribuzione: Vision Distribution