The Room: Gioca sull’emotività dello spettatore, lo testa e lo mette continuamente alla prova. Una complicità che è il punto di forza di un film molto (troppo?) ambizioso, coinvolgente nonostante qualche banalità.
Kate (Olga Kurylenko) e Matt (Kevin Janssens) sono una giovane coppia newyorchese che si trasferisce in una vecchia e maestosa casa di campagna. Qui, scoprono che esiste una stanza in grado di materializzare ogni desiderio. All’inizio chiedono solo soldi e beni materiali, ma quando esprimono il desiderio di avere un bambino la loro vita inizia a precipitare in un inferno e le conseguenze di tale scelta si rivelano sempre più tragiche.

Cosa funziona in The Room
Il ritmo di The Room è un vortice, che nella prima parte affastella eventi e situazioni a ritmo forsennato, nella seconda gioca al rimbalzo di dinamiche spaziali e circostanziali. Un film che è tutto una messa in scacco dello spettatore, continuamente sottoposto a dilemmi etici o morali frontali e ineludibili.

Perché non guardare The Room
L’ambizione di The Room è tanta e spesso non trova riscontro nella messinscena. Il finale mette poi troppa carne al fuoco e rischia spesso di apparire confusionario. In altre parole, è l’ennesimo film che parte magnificamente, con dispendio di promesse, ma fatica a confluire in un approdo significativo e rilevante. Di ordinaria amministrazione la regia, che rimane su binari piatti quando poteva osare di più.

Un lavoro di pregevole fattura che si beve tutto d’un sorso. Olga Kurylenko è brava, Kevin Janssens decisamente meno. Si percepisce però la volontà di scavare nel profondo del subconscio e dell’animo umano (con il rapporto di coppia erto a bersaglio e sottoposto a feroce analisi), ma l’impossibilità di penetrarvi davvero.
Eppure la vivacità del complesso, i repentini e disorientanti cambi di rotta (soprattutto nell’ultima mezz’ora) e l’atmosfera sospesa e astratta costantemente palpabile aggirano del tutto la noia e salvano il film.
Il film è disponibile a noleggio dall’11 Giugno sulle maggiori piattaforme digitali come Infinity e Chili.