Roubaix, una luce nell’ombra: In sala il noir di Arnaud Desplechin con Léa Seydoux, presentato a Cannes 2019.
A Roubaix, una delle città più povere della Francia, la notte di Natale. In questa città vicina al confine con il Belgio, il commissario Daoud (Roschdy Zem) è di pattuglia per le strade della città dove è cresciuto. Al suo
fianco c’è Louis Coterell (Antoine Reinartz), agente giovane e inesperto appena uscito dall’accademia di polizia. Daoud e Louis sono chiamati
ad indagare sull’omicidio di una vecchia donna. Sarà più complicato del previsto.
Nel nuovo film di Arnaud Desplechin, autore di ci sono molti argomenti. E’ un noir classico che si ispira a un documentario andato in onda su France 3: “Roubaix commissariat central” di Mosco Boucault, da cui parte un ragionamento sulle radici, sul luogo che si chiama casa e sulla precarietà della verità.
Cosa funziona in Roubaix, una luce nell’ombra
Il film è supportato da un’intensa performance di Roschdy Zem nei panni del commissario Daoud, che gli è valsa un Cesar, e da alcuni attori complementari di lusso come Léa Seydoux, Antoine Reinartz, visto da poco in “L’Anno che verrà” e Sara Forestier, molto efficace nel suo ruolo.
Perchè non guardare Roubaix, una luce nell’ombra
Nonostante sia un noir a tutti gli effetti, Roubaix une lumière non è un film d’azione. I tempi sono dilatati e lo svolgimento della storia, l’avvicinarsi dei quattro personaggi avviene gradualmente, passando da scene che a volte funzionano (gli interrogatori ai sospettati) e altre no. Il film lascia spazio però in questo modo all’umanità dei personaggi, alle loro fragilità e debolezze.
Il film è stato presentato al Festival di Cannes 2019 e ora è in sala dal 1 ottobre distribuito da No.Mad Entertainment.