Peninsula: Presentato alla Festa del cinema di Roma 2020 il seguito di Train to Busan, zombie movie coreano del 2016.
Quattro anni dopo l’apocalisse zombie raccontata da Train to Busan, la penisola coreana è completamente devastata e isolata dal resto del mondo. È una terra dimenticata da Dio e dagli uomini. Jung-seok (Dong-Won Gang), un ex militare che era miracolosamente riuscito a fuggire a Hong Kong, si imbatte in un delinquente americano che gli affida un allettante quanto pericolosissimo incarico: dovrà recuperare un camion abbandonato nel centro di Seoul entro un limite di tempo e poi fuggire silenziosamente dal paese. Durante la missione, inaspettatamente, Jungseok scoprirà un gruppo di sopravvissuti…
Ogni film apocalittico e post-apocalittico di questi tempi viene interpretato in chiave pandemia, e anche Peninsula non fa differenza. Un virus ha trasformato un intero popolo (quello della Corea del Sud, non del nord) in zombie. La pandemia è stata contenuta al solo paese dell’estremo oriente e ora i sopravvissuti devono trovare un modo per continuare a vivere.
Cosa funziona in Peninsula
Il film di Yeon Sung-Ho non ha la spinta originale del suo predecessore Train to Busan, ma si pone sul filone classico del film catastrofico. Prende Carpenter, Romero e persino Fast & Furious e Mad Max e mescola tutto insieme.
L’operazione sembra quella che alcuni film americani usano per essere meglio venduti sui mercati asiatici: utilizzano personaggi o tematiche conosciute per il pubblico di riferimento e ci girano attorno a volte l’intero film. Peninsula esegue lo stesso, ma per il pubblico occidentale.
Perché non guardare Peninsula
Proprio per questa ragione chi si aspetta un film con l’azione a cui ci ha abituato il cinema asiatico, fatta di piani lunghi e molti calci, verrà un po’ deluso. Ma l’azione non manca, soprattutto gli inseguimenti e le “cascate di zombie” danno vita a scene molto interessanti, e la storia è portata avanti da tre protagoniste femminili che non si danno mai per vinte.
Il film sarà distribuito in Italia da Tucker Film nel 2021 ed era stato selezionato al Festival di Cannes 2020