Mademoiselle: L’ultima grande prova di Park Chan-wook, “The Handmaiden” in originale, ora disponibile in Bluray grazie alle richieste degli appassionati e alla distribuzione di Mustang Entertainment.
Nella Corea degli anni ’30, durante l’occupazione giapponese, una ragazza viene assunta come ancella di un’ereditiera giapponese, Dama Hideko (Kim Min-hee) che vive in una grande tenuta di campagna con il prepotente zio. L’ancella ha però un segreto: è una borseggiatrice.

Reclutata da un truffatore che si finge un conte giapponese, Sookee (Kim Tae-ri) deve aiutarlo a sedurre la signora per convincerla a fuggire con lui, derubarla delle sue ricchezze e rinchiuderla in un manicomio.

Lontano dalla cattiveria perversa di molti precedenti suoi film (Mr. Vendetta e Old Boy in particolare), Mademoiselle è un erotic-melò a tinte thriller che ti prende piano piano e che probabilmente piacerebbe a David Fincher.
Anche qui, la destrutturazione del punto di vista oggettivo, il doppiogiochismo nichilista tutto racchiuso in gesti e sguardi (apparentemente) fuori campo, il thriller come genere-veicolo per mettere in scena le metamorfosi e i luoghi oscuri del sentimento.
Ecco allora che nella Corea del Sud degli anni ’30, dove vigono il classismo e la supremazia maschile, Park Chan-wook racconta lo slancio ero(t)ico proibito di due donne a loro insaputa avanguardiste.

Prima ancora che di contenuto, però, Mademoiselle è un film di forma, di estetica, di stupenda ricerca visiva, cesellata in (ri)quadri di sublime perfezione e straordinaria costruzione (come quello finale nella cabina della nave, dove ogni elemento è doppio e speculare). L’ennesima prova del talento di un grande regista, consapevole che l’eros detonante, più che esibito e disinibito (seppure presente in un paio di sequenze felicemente sfrenate), è quello solo suggerito (la scena indimenticabile del dito in bocca).
Passato in ingiusta sordina, come del resto tutti i film del regista che non facciano parte della trilogia della vendetta, merita di urgente recupero.

Mademoiselle – Il Blu-Ray Disc di Davide Belardo
Prodotto e distribuito da Mustang Entertainment, su licenza e materiali forniti da Altre Storie, il bluray di Mademoiselle, è giunto sul nostro mercato come una sorta di miracolo produttivo, su richiesta pressante degli appassionati, dopo l’annuncio della sua uscita prevista solo in DVD nel mese di Ottobre.
L’incessante richiesta ha ottenuto risposta da parte delle due aziende italiane che per l’occasione hanno accontentato i loro clienti con una stampa in Full HD che da una parte gratifica la sua bellezza visiva e non, ma dall’altra, dimostra l’impossibilità dell’editore italiano di produrre un edizione completa per non aggravare i suoi costi di produzione per un prodotto concettualmente di nicchia per il mercato italiano.
Per questo nonostante la possibilità di apprezzare un buon trasferimento domestico, realizzato con master di produzione italiana utilizzato durante l’uscita in sala del film, che compiace per l’ottima resa di dettaglio e definizione malgrado una presenza di rumore video più accentuata rispetto alle versioni estere, non possiamo non nottare e rimarcare tre mancanze. Una di queste abbastanza grave.

Sul versante audio troviamo infatti solo una codifica in 5.1 DTS HD Master Audio per il buon doppiaggio italiano di pregevole fattura. Incredibile ma vero è completamente assente la traccia originale in lingua coreana.
Una scelta bizzarra, visto che sono presenti anche i sottotitoli in Italiano (necessari soprattutto per i non udenti), che possiamo spiegare solo con la necessità di tenere i costi di produzione il più bassi possibile. Scommettendo sulla pigrizia degli utenti italiani nel visionare il film in lingua originale. Un vero peccato.
Per quanto concerne il versante degli extra troviamo solo la presenta del trailer. Assente anche la versione estesa del film.
Edizione quindi che accontenta solo in parte gli appassionati. Possiamo gioire per la sua uscita in HD tuttavia non possiamo non segnalare la grave omissione della traccia originale per chi la ritiene giustamente importante. Questo il vero difetto al netto dei contenuti speciali non pervenuti.