Il Regno: Il film d’esordio di Francesco Fanuele fa riflettere sui problemi della nostra società non rinunciando a divertire.
Alla morte del padre Giacomo (Stefano Fresi), un autista d’autobus, riceve in eredità qualcosa di davvero particolare: un Regno nei pressi di via Salaria, in cui si vive come nell’anno Mille. Nel Regno infatti la modernità è bandita, l’economia si basa sul baratto e la gente parla e si comporta proprio come nel Medioevo. Giacomo, che era stato abbandonato dal padre anni prima e ignorava l’esistenza del Regno, accetta la corona ma gestire il potere si rivelerà più difficile di quanto potesse immaginare.
Cosa funziona ne Il Regno
Se in Lazzaro Felice i contadini de L’Inviolata ignorano la modernità quelli de Il Regno la rifiutano, ritenendo migliori un sistema di governo e un’economia più semplici. Il film d’esordio di Francesco Fanuele, in un periodo storico in cui si parla spesso di aspirazioni sovraniste e di dar vita ad un diverso sistema monetario, fa riflettere sui problemi della nostra società non rinunciando a divertire.
Il film infatti è ricco di gag spassose e trovate divertenti che giocano sugli usi e costumi medievali e che risultano particolarmente efficaci grazie alla bravura di Stefano Fresi e Max Tortora, consolidati attori comici.
Perché non guardare Il Regno
Le dinamiche relazionali però si rivelano deboli e poco approfondite. Persino il rapporto conflittuale tra Giacomo e sua sorella Lisa, una giovane donna scaltra e molto più adatta di lui a reggere il peso della Corona, viene risolto in maniera prevedibile e troppo repentina.
Il progetto nasce da un’idea di partenza molto forte ed è ricco di trovate originali e divertenti ma dando poco spazio ai rapporti personali raggiunge con difficoltà il cuore dello spettatore.
Il Regno è disponibile dal 26 Giugno a noleggio sulle maggiori piattaforme digitali come Chili, Infinity e CG Digital per la distribuzione di Fandango.