Commedia drammatica da camera, questo Alice e il Sindaco solleva dubbi, quesiti e dilemmi rilevanti, scoperchiando tematiche urgenti. Non tutto fila liscio per colpa di un’eccessiva verbosità, ma lo script è sapiente e vale il risultato.
Paul Théraneau (Fabrice Luchini), il sindaco di Lione, dopo trent’anni in politica, è a corto di idee e attraversa una fase di vuoto esistenziale. Decide così di assumere Alice (Anaïs Demoustier), una giovane e brillante filosofa. Due personalità diametralmente opposte che finiranno per mettersi in reciproca discussione.

Cosa funziona in Alice e il Sindaco
Alice e il Sindaco vive di un affiatamento e un’energia vibranti e preziose, di diretta provenienza da certo cinema francese d’autore (mi viene in mente Rohmer). Un film tutto di scrittura, sobrio nello stile, che narra l’incontro di due generazioni lontane eppure accomunate da una solitudine valoriale nella quale cercarsi e ritrovarsi. Un film, poi, sulla contemporanea crisi dell’idea. Il campo da gioco è la politica, ma il messaggio è facilmente trasferibile allo status quo attuale del cinema, alla sua difficoltà di reinventarsi, allo stallo scaturente – per l’appunto – da quell’idea mancante che impedisce al racconto di venire alla luce.

Perché non guardare Alice e il Sindaco
Un cinema tutto di parole, commedia drammatica da camera che spesso rischia di collassare nella propria verbosità. Stimolante e intelligente, Alice e il Sindaco impiega forse troppo tempo a rendere comprensibile il proprio disegno. Fuor di interpretazioni, un film sicuramente non adatto a chi cerca una visione spensierata e poco impegnativa.
Film delizioso e scorrevole, che partendo dal piccolo raggiunge grandi tematiche e ci mette di fronte a rilevanti quesiti: di cosa è fatta veramente un’idea? Può un’idea garantire il corretto funzionamento della politica? E che relazione e dialogo possono esserci tra il politico e l’intellettuale? Da vedere a mente lucida e attenta: richiede grande concentrazione e lungimiranza, ma lo sforzo è ampiamente ripagato. La lingua originale è decisamente preferibile.
Alice e il Sindaco è al cinema dal 6 febbraio con Bim Distribuzione e Movies Inspired