L’uomo dal cuore di ferro: Adattamento cinematografico dell’omonimo libro scritto da Laurent Binet, il film diretto da Cédric Jimenez, racconta l’ascesa al potere del leader nazista Reinhard Heydrich e la conseguente caduta nel 1942 a causa dell’Operazione Anthropoid. Nel cast: Jason Clarke, Rosamund Pike, Jack O’Connell, Jack Reynor e Mia Wasikowska.
Reinhard Heydrich (Jason Clarke) prima di diventare l’implacabile e inarrestabile gerarca del regime Nazista, e principale artefice della “soluzione finale” contro il popolo ebraico, si divideva tra la carriera militare e scappatelle con giovani donne. A causa di una di queste avventure è costretto ad abbandonare la divisa della marina ma grazie alla sua futura consorte Lina (Rosamund Pike), viene introdotto all’ideologia Nazista e ne diventa presto un acerrimo sostenitore. Durante gli anni della seconda guerra mondiale, più precisamente nel 1941, Adolf Hitler lo nomina governatore del Protettorato di Boemia e Moravia, dove mette in atto sanguinarie repressioni per schiacciare la fievole resistenza anti-tedesca. Per cercare di fermare le crudeli barbarie di Heydrich, un piccolo gruppo di combattenti della resistenza Ceca, addestrati e guidati dagli Inglesi in accordo con il governo Cecoslovacco, attua un piano per eliminare la minaccia.
Cosa funziona in L’uomo dal cuore di ferro
Il francese Cédric Jimenez (French Connection), dirige con piglio asciutto e solido un cast di stelle internazionali per mettere in scena i drammi della seconda guerra mondiale ai tempi del “Macellaio di Praga“. Basato sull’omonimo romanzo di Laurent Binet, il film racconta la genesi del sanguinario gerarca nazista, stretto collaboratore di Heinrich Himmler nelle SS, e apprezzato carnefice del Führer. L’uomo dal cuore di ferro, mostra la genesi di quest’uomo che come da titolo del film si dimostrerà implacabile con i suoi nemici ma allo stesso tempo premuroso nei confronti della moglie e del figlio, ovviamente senza rinunciare alla leadership domestica da capo famiglia. Padre padrone ma anche appassionato di musica e abile suonatore di violino. Un profilo che può sembrare insolito per un uomo artefice dello sterminio di milioni di persone.
Il film è diviso in due tronconi ben distinti, non sempre perfettamente amalgamati tra loro, da una parte troviamo Reinhard Heydrich e dall’altra conosciamo i paracadutisti della resistenza Jan Kubis (Jack O’Connell) e Jozef Gabcik (Jack Reynor), la loro missione, i loro sogni e le motivazioni che li hanno spinti in un gesto tanto folle quanto eroico: dimostrare che i nazisti non solo invincibili. Senza inventare nulla e attraverso un ritmo narrativo sufficientemente
Perché non guardare L’uomo dal cuore di ferro
Chi scrive è un appassionato di racconti storici e di drammi morali che in L’uomo dal cuore di ferro sono solidi e ben delineati. Manca probabilmente un pizzico di tensione, dovuto all’assenza di sorpresa nei confronti di una storia nota e conosciuta. L’idea di dividere le due storie dei protagonista tra primo e secondo atto è intrigante ma non sempre la sceneggiatura e il montaggio legano armoniosamente tra loro. Malgrado ciò il film porta a termine il suo obbiettivo diligentemente anche senza esaltare lo spettatore alla fine della visione.
L’uomo dal cuore di ferro è al cinema dal 24 gennaio con Videa.