L’Uomo che Comprò la Luna è stato, qualche settimana fa, un caso. Uscito solo in Sardegna a inizio aprile, è rimasto primo negli incassi fino ad ora, garantendone l’uscita anche a livello nazionale.
Un uomo ha comprato la luna. I servizi segreti internazionali vengono si allarmano quando questa notizia trapela. I due agenti italiani dell’Agenzia (Stefano Fresi e Francesco Pannofino) indagano e scoprono che il proprietario è un signore che abita in un piccolo paese in Sardegna. Ingaggiano quindi un ragazzo di origine sarda che vive a Milano da molto tempo, rispolverano la sua conoscenza del territorio, usanze e tradizioni grazie all’aiuto di un allevatore che non ha mai dimenticato la sua terra e il ragazzo parte all’avventura. Non tutto andrà come previsto.
Dopo il suo film d’esordio, L’Arbitro, Paolo Zucca realizza un film che celebra le sue origini sarde. L’Uomo che Comprò la Luna è infatti un bignami di cultura e tradizione sarda a alcuni tratti caratteriali tipici di questo popolo. Come le regole della morra sarda, il film è un viaggio surreale verso una terra che nasconde un mondo (e in questo caso anche un satellite) che poco ha a che fare con la razionalità. A scrivere insieme a lui la sceneggiatura del film ci sono Barbara Alberti e Geppi Cucciari che aggiungono al film una forte ironia e molte scene comiche.
Cosa funziona in L’Uomo che Comprò la Luna
Il film di Paolo Zucca è una commedia, una spy story e una storia d’amore, tutto fatto con uno stile di regia molto particolare, che ricorda a tratti quello di Emir Kusturica, Aki Kaurismaki e anche Samuel Maoz. E’ anche il viaggio di Kevin dentro se stesso, e il riavvicinamento alla sua vera identità, quella di Gavino, nipote di un anarchico. Come i registi di cui si riconoscono i tratti, i personaggi del film di Zucca sono a metà strada tra isola e continente, tra realtà e favola, così come gli improbabili agenti dell’Agenzia Governativa.
Perché non guardare L’Uomo che Comprò la Luna
Il film indugia molto sull’allenamento di Kevin/Gavino, usando molti termini in sardo stretto, una lingua quasi incomprensibile senza l’aiuto dei sottotitoli. E’ quindi una sfida per chi non ama i film non doppiati interamente.
L’Uomo che Comprò la Luna è in sala in cinema selezionati dal 2 maggio con Indigo Film
Bellissimo film …. in italiano…. poche le scene in lingua sarda e con i sottotitoli si segue benissimo , da non perdere