Un sogno per papà: Julien Rappeneau dà vita ad un film convenzionale ma piacevole che, grazie alle battute intelligenti e agli esilaranti personaggi secondari, riuscirà a convincere il pubblico.
Il piccolo Theo (Maleaume Paquin)desidera riaccendere la speranza nel padre Laureant, un uomo estremamente depresso che affoga la sua insoddisfazione nell’alcol. La chance si presenta quando il reclutatore dell’Arsenal va a vedere una sua partita per inserirlo tra i giovanissimi del noto club inglese. Nonostante l’impegno, Theo non viene selezionato e, per non dare un ulteriore dispiacere al padre, decide di mentire. Questa bugia metterà in moto una girandola di equivoci e situazioni tragicomiche che al piccolo Theo appariranno ingestibili.
Cosa funziona in Un Sogno per Papà
Adattamento della graphic novel spagnola Dream Team, Un sogno per papà si rivela un film divertente e spiritoso che affronta problematiche difficili, come la depressione, il divorzio e la crisi economica, con tono leggero. Punto di forza del film sono sicuramente gli esilaranti personaggi secondari che, dall’allenatore appassionato di aforismi all’amico hikikomori di Theo, si rivelano tutti magistralmente costruiti. Anche il padre Laurent, interpretato dal bravo Francois Damiens, è un personaggio intrigante: nonostante viva una profonda depressione la sua ironia gli permette di stemperare anche i momenti più drammatici.
Perché non guardare Un Sogno per Papà
L’intento del regista, Julien Rappeneau, era quello di invertire i ruoli e mostrare un padre infantile accanto ad un figlio estremamente maturo ma l’eccessiva maturità di Theo, che dall’inizio alla fine del film nonostante le forti pressioni non ha mai un momento di cedimento, finisce per rendere il personaggio poco verosimile.
Un sogno per papà è un film convenzionale ma piacevole, una favola per famiglie che, grazie alle battute intelligenti e agli esilaranti personaggi secondari, riuscirà a divertire il pubblico.
Un Sogno per Papà è al cinema dal 5 dicembre con M2 Pictures.