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Toy Story 4: il nuovo film diverte, commuove e omaggia alla grande Fabrizio Frizzi grazie anche a un fantastico Angelo Maggi

Toy Story 4: Abbiamo visto il nuovo attesissimo capitolo delle storie dei giocattoli della nostra infanzia creati dal genio della Pixar. Questa è la nostra recensione di Toy Story 4!

Viene spesso criticato l’attuale momento Hollywoodiano che sforna sempre più remake e sequel invece di opere originali, che spesso risultano deludenti in confronti alle vecchie pellicole, ma fortunatamente non è il caso di Toy Story 4. Anche se probabilmente questo è il titolo meno originale della quadrilogia è al tempo stesso un grandissimo lavoro da non perdere.  Un capitolo che non rende pretenziose le speranze di Massimo Dapporto, guarda la nostra video intervista, di vedere in futuro nuovi film di questo franchise.

Perché proprio questo film ci mostra che nonostante il finale del terzo episodio (targato 2010) ci sono ancora tante storie che meritano di essere raccontate, e dato che i giocattoli sono di fatto immortali… non è detto che non li rivedremo ancora.

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Ricordate il finale di nove anni fa? Andy sta per andare al college e regala i suoi amici alla piccola Bonnie, in uno dei finali più potenti e strappalacrime della filmografia moderna. Dopo un interessante flasback, in cui scopriamo che fine ha fatto realmente Bo Beep, li ritroviamo alle prese con una Bonnie pronta e spaventata a cominciare l’asilo e con il buon Woody che decide segretamente di accompagnarla e l’aiuta, letteralmente, a crearsi un nuovo amico, Forky. Un simpatico “forchetto” che non accetta di essere diventato un giocatolo e si ostina a tornare nella spazzatura in cui è stato raccolto. Toccherà come sempre a Woody aiutare il nuovo arrivato, un compito ancor più duro rispetto al primo incontro con Buzz. Sarà l’inizio di una grande avventura…

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Cosa funziona in Toy Story 4

Missione compiuta, nonostante l’esordio alla regia cinematografica, per Josh Cooley, che riesce a mantenere perfettamente lo spirito dei vecchi capitoli in diversi punti. Partiamo da Woody, il personaggio che rispetto al primo film è cresciuto gradualmente e nella miglior maniera possibile. Se nel 1995 si era dimostrato inizialmente un giocattolo egoista ed invidioso, da tempo ha messo da parte il fabbisogno individuale, cercando non solo di aiutare sempre gli altri, ma anche di fare sempre la cosa più giusta, anche quando tutti gli dicono che è impossibile. Il “Jon Snow” di Toy Story, in poche parole.

Dopo la Jasmine di Guy Ritchie, possiamo tirare un sospiro di sollievo anche per Bo Beep, le cui anticipazioni sulla nuova caratterizzazione del personaggio non facevano ben sperare. Certo, non è più la dolce pastorella di un tempo, il suo carattere è cambiato ma è giustificato dalla forza degli eventi che l’hanno colpita, e il finale ci fa sperare che forse il vero romanticismo Disneyano di un tempo non è del tutto morto, nonostante la Casa di Topolino sembra voler oggi far dimenticare l’importanza delle sue principesse storiche come Biancaneve e Cenerentola.

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In Toy Story 4 si ride molto. Merito sopratutto di Forky, un personaggio insolito ma molto ben costruito, così come sono una divertentissima sorpresa i nuovi amici inseparabili Bunny e Ducky. Per tutti e tre grande merito va al nostro doppiaggio, ma ci arriveremo in seguito.

Risate ma anche brividi! Il primo Toy Story era anche un cartone animato decisamente horror con quella scena della camera di Sid e, in Toy Story 4, il genere torna alla grande con citazioni, volute o meno a La Bambola Assassina e Piccoli Brividi. Tanta paura anche se stavolta un vero cattivo è assente. In altre occasioni avremo storto il naso, ma non è questo il giorno: sarà pure una scelta più edulcorata ma la storia funziona benissimo anche senza un vero antagonista.

Il finale prima dei titoli di coda è qualcosa di veramente sublime. Piangerete la prima volta che lo vedrete, e vi verranno gli occhi lucidi ogni volta che ritornerete a pensarci. Il primo finale perché poi ci sono diverse scene da non perdere appena cominciano i titoli di coda, e un saluto a Fabrizio Frizzi proprio alla fine. Un film che in Italia è stato a lui dedicato, e fortunatamente il bellissimo lavoro del suo sostituto ha reso ancor più importante il suo ricordo.

Il doppiaggio di Toy Story 4

Nessuno avrebbe potuto sostituire Fabrizio Frizzi meglio di Angelo Maggi, che lo ha ricordato con profondo affetto anche nella nostra intervista. Frizzi ha sempre dato il meglio di sé al leggio nella caratterizzazione di un Woody indimenticabile per ciascuno di noi. Il risultato finale è stato eccezionale, non si sente assolutamente la differenza, quindi non esitate ad andare a vederlo in Italiano solo perché Frizzi non c’è più. Se quest’ultimo è stato un Woody fantastico è anche perché, nonostante non fosse un vero doppiatore, è riuscito fin da subito a replicare al meglio le emozioni del doppiatore originale, Tom Hanks. E chi meglio di Angelo Maggi, voce ufficiale dell’attore due volte premio Oscar da anni, poteva dunque sostituirlo?

Se vi siete commossi per “Ti amo 3000” di Avengers: Endgame, lo sarete ancor di più sentendogli dire “Verso l’infinito… e oltre!”

Purtroppo Fabrizio Frizzi non è l’unica voce storica di Toy Story ad averci lasciato prematuramente.
Magari molti non lo sanno ma nel 2013 è scomparso Piero Tiberi, per molti indimenticabile Alvaruccio in Fantazoo, e voce del cane a molla Slinky nei primi tre film. Anche se, come molti altri, è uno dei personaggi veterani ad apparire pochissimo in quest’ultimo capitolo, la voce scelta è una delle migliori possibili: Saverio Moriones, doppiatore leggendario di Capitan Futuro e MacGyver.

Abbiamo già citato Massimo Dapporto, grande attore che ormai doppia solo Buzz, ma fortunatamente quando lo fa, che sia in Toy Story o in vari camei (come in Ralph Spacca internet) lo fa sempre egregiamente, così come è stato bello ritrovare anche Cinzia De Carolis su Bo Beep.
Altra leggenda Disney (Minou ne Gli Aristogatti) e non solo (Lady Oscar e La stella della Senna), la sua voce è stata davvero una sorpresa, decisamente non riconoscibile rispetto al passato, adeguandosi dunque alla nuova vita più spartana della pastorella.

I doppiatori storici, dunque, ci sono quasi tutti: Carlo Valli su Rex, Renato Cecchetto su Hamm, Angelo Nicotra su Mr Potato e Cristina Noci su “sua moglie”, Ilaria Stagni su Jessie, mentre Bunny e Ducky hanno due grandi doppiatori geni dell’ilarità come Nanni Baldini e Fabrizio Vidale, diretti decisamente bene da Massimiliano Manfredi.

Toy Story 4 si conferma anche un film molto da talent, anche se, come già detto, grazie a lui ne abbiamo scoperti di fantastici. Tra questi, ma non è una sorpresa dai tempi di Stuart Little, c’è Luca Laurenti, scelta fantastica per doppiare Forky, mentre Corrado Guzzanti è una buona voce su Duke Caboom, o meglio, ci regala un’interpretazione migliore rispetto al pistolero Buck McCoy nei Simpson.

Anche se, dato che in originale Caboom è doppiato da uno come Keanu Reeves, siamo obbligati a rammaricarci del fatto che non sia stato scelto anche stavolta Luca Ward

Semplice scelta di marketing quella di Rossella Brescia per una bambola volante che parla meno di cinque secondi. Senza dimenticare che anche in questo film abbiamo Riccardo Cocciante.

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Perché non guardare Toy Story 4

Più che difetti sono dei piccoli nei ma vanno comunque analizzati. Nella sezione doppiaggio abbiamo già accennato al poco spazio rispetto al passato a personaggi storici come Slinky, e infatti confermiamo che gli unici della vecchia guardia ad avere un ruolo considerevole in questa storia sono appunto Woody e Buzz, e naturalmente Bo Beep. Una storia molto bella ma che alla fine sembra appunto un po’ sbrigativa: forse qualche minuto in più avrebbe aiutato ad accontentare tutti. Abbiamo elogiato vecchie e nuove caratterizzazioni dei personaggi, restiamo invece un po’ perplessi su quella di Buzz: per quanto fonte di ottimi momenti comici, la “vocina interiore” dello Space Ranger è un po’ incoerente con il personaggio che, rispetto al primo film, si è evoluto parecchio dopo aver cominciato come un testardo che non sapeva di essere un giocattolo.

Correte nelle sale a partire da mercoledì 26 giugno 2019Toy Story 4 vi aspetta al cinema con Disney.

Regia: Josh Cooley Con: Tom Hanks, Tim Allen, Don Rickles, Annie Potts, Patricia Arquette, Joan Cusack, Kristen Schaal, Laurie Metcalf, Bonnie Hunt, Jodi Benson, Lori Alan, Angelo Maggi, Massimo Dapporto, Cinzia De Carolis, Luca Laurenti, Corrado Guzzanti Anno: 2019 Durata: 100 min. Paese: USA Distribuzione: Walt Disney

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