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Tintoretto. Un ribelle a Venezia – Il genio italiano di Tintoretto in un ritratto assolutamente inedito

Tintoretto. Un ribelle a Venezia: Descritto da David Bowie come la prima rockstar di sempre a cinquecento anni dalla nascita del celeberrimo pittore veneziano Sky Arte celebra il genio assoluto del pirata della pittura cinquecentesca italiana.

Nei cinema italiani per un evento speciale il 25, 26 e 27 febbraio Tintoretto. Un ribelle a Venezia è un emozionante docu-film che avvalendosi della narrazione di Stefano AccorsiPeter Greenway e della consulenza di una grande numero di esperti d’arte (Kate Bryan, Matteo Casini, Astrid Zenkert, Agnese Chiari Moretto Wiel, Michel Hockmann, Tom Nichols, Frederick Ilchman, Melania G. Mazzucco, Igiaba Scego, Sabrina Vedovello, Irene Zuliani) delinea la personalità e la grandezza artistica del pittore che dipinto letteralmente le opere più monumentali del mondo.

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Figlio di un celebre tintore della Venezia del 500 Jacopo Tintoretto evidenzia fin dalla più tenera età uno spiccato talento per la pittura che lo porterà giovanissimo alla bottega del pittore dei potenti del mondo, Tiziano. Narra la legenda che avendo colto le enormi potenzialità del giovane figlio di tintore, Tiziano lo abbia presto allontanato dalla sua bottega senza però riuscire neanche lontanamente a scalfire l’ambizione furiosa del giovane artista che metterà in campo qualsiasi mezzo in suo possesso per arrivare al successo. Noto al mondo per i suoi mezzi spregiudicati nel accaparrarsi le commesse e per la velocità incomparabile nel produrre opere, di Tintoretto rimangono ancora oggi ai posteri la monumentalità delle opere e la assoluta originalità della sua arte. Tutta la sua vita artistica sarà ispirata dalla competizione con i grandi pittori del tempo, Tiziano e Veronese, ma anche da imperativi interni indomabili a carattere spirituale e sociale che si esprimevano attraverso una pittura profondamente innovativa nelle tecniche e nelle tematiche.

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Cosa funziona in Tintoretto. Un ribelle a Venezia

Descritto da Jean-Paul Sartre come il primo regista di sempre Tintoretto non si intimorì minimamente nel presentare soluzioni artistiche totalmente innovative per l’epoca proponendo opere caratterizzate da prospettive profonde e insolite (Ultima cena), mettendo in primo piano “personaggi” singolari quali le donne, servitori o persone di basso lignaggio (San Rocco risana gli appestati, Le nozze di Cana, Presentazione di Maria al tempio), proponendo una stessa scena attraverso angolature diverse (Maria in lettura, Maria in Meditazione, Susanna e i vecchioni). Una visione teatrale della pittura capace di restituire tridimensionalità e movimento in maniera assolutamente efficace ma anche portatrice di riflessioni sociali e spirituali inedite.

Tintoretto. Un ribelle a Venezia è l’ultima delle opere celebrative dei grandi dell’arte di sempre ed è forse la più riuscita, forte anche della descrizione di una incredibile personalità istrionica immersa in una location impagabilmente affascinante quale la Venezia del 500.

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Perché non guardare Tintoretto. Un ribelle a Venezia

Caratterizzato da un ritmo febbrile e una analisi dettagliata delle opere più importanti, Tintoretto. Un ribelle a Venezia, è un’ottima scelta per gli amanti dell’arte e per gli spettatori profani ma curiosi, tuttavia non adatta a coloro che sono alla ricerca di visioni cinematografiche di puro intrattenimento.

Regalatevi un viaggio colmo di magia e mistero nell’incredibile mondo delle botteghe artistiche della Venezia del 500. Una visione decisamente imperdibile.

Regia: Giuseppe Domingo Romano Anno: 2019 Durata: 95 min. Paese: Italia Distribuzione: Nexo Digital.

About Davide Belardo

Editor director, ideatore e creatore del progetto Darumaview.it da più di 20 anni vive il cinema come una malattia incurabile, videogiocatore incallito ed ex redattore della rivista cartacea Evolution Magazine, ascolta la musica del diavolo ma non beve sangue di vergine.

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