Un “Pat Garrett & Billy the Kid 2.0”? Forse le ambizioni di Vincent D’Onofrio non erano così alte, ma sicuramente non è alto il risultato finale. The Kid arriva sul nostro mercato direttamente in home video grazie alla collana Originals di Eagle Pictures per un film distribuito su licenza Blue Swan Entertainment.
Il giovanissimo Rio (Jake Schur) si mette in contatto con il fuorilegge Billy the Kid (Dane DeHaan), da lui considerato un eroe, per cercare di convincerlo a ritrovare la sorella appena rapita dallo zio. Rio scoprirà però che le sue idee romantiche sui fuorilegge sono false, trovando invece un vero eroe nello sceriffo Pat Garrett (Ethan Hawke).

Vincent D’Onofrio sa muovere la macchina da presa: la sua regia apparentemente meccanica e automatica a tratti si fa vibrante e vorticosa. The Kid è un B-movie che tenta di misurarsi con grandi tematiche e alti modelli: un intento nobile, a metà strada tra il tentativo di resurrezione del genere e l’omaggio cinefilo. Cast di comprimari. Bella fotografia. Questo si dice di un film quando si cerca di attenuare la portata del suo fallimento? Ebbene sì, The Kid ha davvero una bella fotografia. Ci siamo capiti? Per il resto, un compitino ben fatto ma immune all’emozione, che tenta malamente di trascinare il mito nella modernità.
Dane Dehaan sembra Leonardo Di Caprio, e non parlo solamente di somiglianza fisica: il suo Billy the Kid è irriverente, cinico e al contempo tragico, impeccabile. Bravi anche Ethan Hawke e un irriconoscibile Chris Pratt. Peccato che il film, dopo un buon inizio, si incarti e si blocchi, letteralmente: in The Kid il problema, oltre che di inconsistenza del messaggio, è anche e soprattutto di ritmo.
Distribuito da Eagle Pictures, ma prodotto da Blue Swan Entertainment, il bluray di The Kid offre un comparto tecnico di sufficiente livello ma non perfettamente convincente. Come molte delle produzioni Blue Swan, il video presenta evidenti problematiche dovuti a processi di encoding e gamma cromatica non propriamente realizzati allo stato dell’arte. Un peccato perché, nonostante la fattura di una pellicola a basso costo, quando la gestione della luminosità lo aiuta il quadro lascia intravedere ottimi momenti.

Sul versante audio troviamo due codifiche in 5.1 DTS HD Master Audio, sia per il doppiaggio italiano che per la lingua originale inglese. Entrambe le tracce risultano godibili in egual misura con qualche punto di vantaggio per quella originale.
Zero extra. All’interno dell’amaray, custodita in una elegante slipcase nera, troviamo anche la versione in DVD del film.