E’ iniziata a Roma Ritorno in Pellicola: tre classici del cinema italiano riproposti nei 35mm della pellicola. Al via con Tenebre, alla presenza di Dario Argento in persona
Si è dunque aperta con Dario Argento e il suo Tenebre la rassegna Ritorno in Pellicola. Fortemente voluta dall’Università Roma Tre (che proietterà i film del programma presso il Teatro Palladium della Garbatella, in gestione all’ateneo), l’evento presenterà una serie di classici del cinema italiano nel loro formato originario: la pellicola, appunto, il supporto per il quale i film furono pensati e girati, ormai soppiantato dal digitale in fase di ripresa come anche di proiezione. L’idea, come spiegato, è quella di “restituire il fascino di quello che per la maggior parte della storia è stato l’unico modello di fruizione filmica“, come spiegato dagli organizzatori. Un’iniziativa che vada oltre lo sfoggio di cinefilia, e si ponga come aiuto a quelle giovani generazioni di studenti che non hanno mai avuto modo di visionare un film in quella che a tutti gli effetti è da definire la versione originaria.
Dario Argento dunque, e Tenebre. Il primo dei tre appuntamenti organizzati da Roma Tre in collaborazione con la Cineteca Nazionale e dalla rivista Quinlan ha visto il leggendario regista romano presentare personalmente il proprio classico del 1982, proiettato al Palladium per un pubblico variopinto e principalmente giovanile. Il regista, in questi giorni in polemica con Guadagnino e il nuovo Suspiria, si è intrattenuto brevemente con gli altri presenti, raccontando proprio della genesi del film e di quel periodo (la metà anni ’80) di importante transizione nella sua carriera. Sul palco accanto a Dario Argento, Vito Zagarrio dell’Università, Daria Pomponio e Daniela Currò.
Tenebre, oggi più che mai, rappresenta un tuffo nel passato di un Dario Argento al culmine della potenza espressiva e visionaria. Approdato in sala dopo il dittico art-horror di Suspiria e Inferno, gli esperimenti su fotografia, colore e sonoro, rappresenta l’applicazione della magniloquenza visiva nata dalla collaborazione con Luciano Tovoli alla narrazione scarna e realista dei primi lavori. Gli effetti della visione in 35mm sono come prevedibile profondamente affascinanti, e perfettamente sensati nell’ottica di riproporre un film che nella visualità ha il punto di essere principale. Ritorno in Pellicola proseguirà nei prossimi mesi con la proiezione di Prima della Rivoluzione il 13 febbraio (in omaggio a Bertolucci, alla presenza del montatore Roberto Perpignano), e chiuderà per il momento il 13 marzo con Pane e Cioccolata, alla presenza proprio di Luciano Tovoli. In attesa di una possibile riproposizione della manifestazione.