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Resident Evil 2 – Remake – Capcom riporta in vita Raccoon City con Successo dopo 21 anni dal suo esordio (Recensione)

Resident Evil 2 –Remake : Sono passati la bellezza di 21 anni, era il 1998 quanto il secondo e indimenticabile capitolo di Biohazard (nome originale giapponese) è arrivato sulla prima Playstation di mamma Sony, e ora è possibile rivivere le bellissime sensazioni di un tempo grazie al meraviglioso remake realizzato da mamma Capcom. Abbiamo giocato il gioco su Xbox One e questo è il nostro riscontro…

Resident Evil 2 –Remake segue le gesta di Leon Scott Kennedy, ufficiale di polizia e Claire Redfield, studentessa e sorella di Chris Redfield, nel tentativo di fuggire da Raccoon City a causa di un’epidemia zombi. Come nell’originale del 1998, possiamo scegliere all’inizio del gioco se utilizzare Leon o Claire all’interno della città, percorrendo strade diverse ma con lo stesso e identico obiettivo: salvare la pelle.

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Contrariamente al passato, Leon e Claire, si imbattono e si conoscono tra loro all’interno di una stazione di servizio nella periferia di Raccoon City. Il primo si sta recando a Raccoon City per il suo primo giorno di lavoro, mentre Claire è alla ricerca di suo fratello Chris, del quale non ha più notizie da diversi giorni. Aggrediti da zombi, i due decidono di trovare aiuto e riparo nella vicina città nella quale però troveranno l’inferno. Divisi da un incendio causato da un’autocisterna, i due dovranno intraprendere strade diverse con la speranza di ricongiungersi alla stazione di polizia. Al suo interno non troveranno solo sopravvissuti e alleati ma anche mostri e terrificanti misteri. La lotta per la sopravvivenza è appena cominciata.

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Cosa Funziona in Resident Evil 2 –Remake

Pubblicato originariamente su PlayStation nel 1998, Resident Evil 2, è stato un successo planetario che ha confermato l’ottimo consenso e popolarità ottenuta al tempo dal primo storico capitolo. L’idea di un remake aleggiava in Capcom già ai tempi della riedizione per Game Cube, che aveva goduto dell’ottimo remake del primo capitolo, ma il creatore della serie, Shinji Mikami, si disse contrario per non ritardare l’uscita dell’atteso Resident Evil 4. Solo nell’agosto del 2015Capcom, ha reso nota al mondo l’idea di realizzare finalmente il remake di questo meraviglioso episodio, conferma che incredibilmente, non sappiamo quanto sia stata solo una fortuita coincidenza, è arrivata un mese dopo il trionfale consenso ottenuto da un team di programmatori italiani, gli InvaderGamesItaly, che nel luglio dello stesso anno aveva reso disponibili al mondo dei video del loro progetto no-profit per un remake dello stesso titolo. Probabilmente non sapremo mai se il team italiano ha involontariamente scatenato l’appetito economico e artistico della casa nipponica, i due progetti si somigliano molto anche esteticamente, ma quello che ci interessa e sapere che oggi Resident Evil 2 –Remake è una realtà ed è anche un grandissimo gioco.

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La modalità di gioco da survival horror del passato è stata ovviamente mantenuta, ma ha goduto di un discreto ammodernamento che ha visto eliminare la vecchia telecamera fissa dell’originale in favore di una visuale “over-the-shoulder“, con la camera posta dietro la spalla del giocatore. Una modalità molto più simile ai recenti capitoli della saga. Una scelta che crea ancora più suspense durante le fasi di esplorazione e shooting.

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Simile ma completamente rivista la narrazione del gioco che ora offre un taglio cinematografico dal grande impatto visivo, non solo per l’aspetto grafico completamente rivisto e in linea con le opere moderne, ma anche grazie alla scelta di dare ai protagonisti una linea psicologia e narrativa molto più matura. Ora ci troviamo coinvolti in un vero e proprio incubo, in cui i nuovi dettagli e particolari inediti, rendono il gioco ancora più coinvolgente anche per i giocatori più stagionati. Contrariamente ai titoli moderni, molto più facili e semplici, è stato scelto di mantenere immutata la resistenza fisica dei non morti, spesso e volentieri non basteranno due colpi nel cranio per avere la meglio. Quindi attenzione alle munizioni, che non sono infinite, sarà meglio cercare di evitare lo scontro a fuoco per conservare i colpi per le battaglie più dure. I salvataggi sono sempre gestiti dalle indimenticabili macchine da scrivere, ma non vi servirà l’inchiostro per utilizzarle, mentre rispetto al passato, sono stati aggiunti degli auto-salvataggi, in alcuni punti di gioco prefissati. Non mancano ovviamente gli enigmi ambientali, migliorati e ampliati per l’occasione.

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Tecnicamente parlando Resident Evil 2 – Remake è una meraviglia. Gli sviluppatori hanno avuto modo di utilizzare l’apprezzatissimo RE Engine, già visto nel settimo capitolo, che rende ogni ambientazione di oggi ancora più lugubre e realistica di ieri. Graficamente il titolo è veramente affascinante, l’utilizzo dell’illuminazione è incredibile mentre la realizzazione dei mostri lascia piacevolmente colpiti per cura del dettaglio e animazioni. L’atmosfera horror viene infine garantita anche dallo splendido utilizzo del commento e colonna sonora. Praticamente da brividi.

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Perché non giocare Resident Evil 2 –Remake

Siamo al cospetto di un titolo che ha fatto la storia dei videogame in passato e la farà ancora oggi anche solo per la fattura tecnica nel realizzare il remake. Gli unici limiti del gioco sono da ricercare nel vostro interesse per esso. Se non vi piacciono gli horror e i survival probabilmente non è il titolo che fa per voi. Non ha difetti? Questo No. Qualche incertezza è presente, tipo il doppiaggio italiano non sempre all’altezza, ma sono veramente poca cosa rispetto alla maestosità dell’opera. Irrinunciabile.

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About Davide Belardo

Editor director, ideatore e creatore del progetto Darumaview.it da più di 20 anni vive il cinema come una malattia incurabile, videogiocatore incallito ed ex redattore della rivista cartacea Evolution Magazine, ascolta la musica del diavolo ma non beve sangue di vergine.

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