Cortometraggio molto intimo e personale che racchiude in 15 minuti tutto l’amore e il senso di essere romani e romanisti. Presentato al 14esimo Festival del Cinema di Roma nella sezione “Alice nella città”.
Sacha è un ragazzo di 18 anni che ha vissuto la sua adolescenza in una casa famiglia nella periferia di Roma. Raggiunti i 18 anni, Sacha dovrà lasciare la casa per limiti di età, dovrà trovarsi un lavoro e un’altra abitazione. Tutto questo non sarà così semplice come auspicato.

Cosa funziona in Pupone
Il regista Alessandro Guida riesce a creare un ritratto molto intimo e commovente di una realtà della provincia romana, creando un parallelo tra la figura del protagonista che deve lasciare la sua casa famiglia e l’ex capitano della Roma “Er Pupone” Francesco Totti, che deve lasciare la sua squadra. La figura di quest’ultimo però non è mai citata direttamente e compare solamente sullo sfondo, tramite qualche foto o murales, quasi a volerlo rappresentare come una sorta di figura paterna che osserva le vicende dei protagonisti senza mai uscire allo scoperto direttamente. Ottime performance da parte di tutti gli attori.

Perché non guardare Pupone
Il racconto di Sacha é commovente e realistico, tuttavia il corto si perde nella parte centrale su vicende ed avvenimenti che distolgono l’attenzione dal tema centrale: la difficoltà di un ragazzo ad accettare la vita adulta e ad uscire allo scoperto mettendosi in gioco.
Alessandro Guida dirige 15 minuti di buona recitazione e riesce a farci affezionare ai personaggi protagonisti, spiegando allo spettatore come la fede calcistica sia un importante collante sociale che può dare motivazione e aspettative, oltre al coraggio e alla forza di andare avanti, con la speranza che un futuro migliore è possibile.
Pupone è stato presentato ad Alice nella città evento colaterale e autonomo della Festa del Cinema di Roma.