Peterloo: il regista e sceneggiatore britannico Mike Leigh, torna al cinema in costume per raccontare le vicende del massacro di Peterloo del 1819. Il film sarà distribuito in Italia da Academy Two.
1819, Manchester. Nella località di St. Peter’s Field una pacifica manifestazione di lavoratori, ridotti alla fame dalla tassa sull’importazione del grano e dalla disoccupazione, si trasforma in rivolta quando l’esercito britannico con il suo attacco provoca morti e feriti.
Cosa funziona in Peterloo
Per mere ragioni didattiche o perché siete particolarmente appassionati di film storici. Non quelli pomposi e pregni di pathos come “Il Patriota” (2000), si badi, ma quelli descrittivi e analitici, quelli di denuncia “alla Ken Loach”. Peterloo è un film di parole e comizi, di inclinazioni linguistiche messe in costante risalto come a voler fare emergere una precisa realtà storica dai volti che l’hanno vissuta. Ricostruzione sopraffina quindi, e tanto impegno politico scevro di qualsiasi ombra retorica.
Perché non guardare Peterloo
La nobile causa sposata e la pur ottima realizzazione non riescono a nascondere la natura di un polpettone interminabile, verboso fino all’esaurimento e dilatato fino al parossismo. Con un finale che più ricattatorio non si potrebbe e un dispiegamento che non coinvolge, che non è narrazione e nemmeno cinema.
Peterloo, che asseconda fini meramente pedagogici, è il film perfetto da mostrare nelle scuole. Ma la sua utilità finisce lì. Mike Leigh, a forza di sottrarre e asciugare, ha aspirato il pathos assieme alla retorica, privando la rabbia della potenza che questa necessita per manifestarsi. Rimane solo una brutalità ricattatoria che giunge dopo quasi due ore e mezza di piattezza.
Peterloo sarà al cinema prossimamente per la distribuzione di Academy Two