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Oscar come Miglior Attore a Rami Malek per Bohemian Rhapsody?

Ebbene, oramai ci siamo. Domenica notte saranno assegnati gli Oscar. Manifestazione che, al di là delle polemiche che scatena ogni anno, a prescindere dalle scelte discutibili dei candidati di questa novantunesima edizione che si terrà stavolta al Dolby Theatre di Los Angeles, gli Academy Awards, denominati appunto Oscar, continuano a esercitare su di noi un maliardo fascino ineludibile. Oserei dire imbattibile. Tanto per rimanere in tema di vincitori e vinti.

E una delle categorie più affascinanti, certamente, continua a rimanere quella della cinquina dei migliori attori.

Dopo un’oculata valutazione, alcune esclusioni sinceramente imbarazzanti (vedi Ethan Hawke di First Reformed, rimasto vergognosamente escluso per la sua splendida interpretazione nel succitato film di Paul Schrader, candidato però per la miglior sceneggiatura originale), come sappiamo, i cinque uomini che si contenderanno la statuetta come Best Performance by an Actor in a Leading Role sono Viggo Mortensen per Green Book, Willem Dafoe per Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità, Bradley Cooper per A Star Is Born, Christian Bale per Vice – L’uomo nell’ombra e Rami Malek per Bohemian Rhapsody.

E quest’ultimo, secondo gli allibratori dell’ultima settimana, pare oramai il favorito assoluto assieme a Christian Bale. Sì, saranno ovviamente Malek e Bale a fronteggiarsi nel rush finale.

Perché gli altri tre paiono, con molta sincerità, messi lì solo per formalità. Sì, salvo sorprese incredibili, non hanno una sola possibilità di vincere, come si suol dire.

Willem Dafoe è alla sua prima nomination in assoluto come protagonista, dopo le tre andate a vuoto come non protagonista per Platoon, L’ombra del vampiro e Un sogno chiamato Florida.

Per il controverso film di Julian Schnabel, interpreta il genio pittorico di Vincent van Gogh. Un personaggio monumentale, un folle geniale, appunto. Un personaggio che, in puro stile Academy, ha tutti i crismi per far sì che Dafoe possa aggiudicarsi l’Oscar. Nonostante la sua interpretazione, molto misurata e bella, sì, sia decisamente sui generis. Perché il vero van Gogh è morto all’età di 37 anni mentre Dafoe di anni ne ha quasi il doppio, ovvero 63.

Detto ciò, no, Dafoe si presenterà al Dolby Theatre solo per far numero. Perché, secondo gli esperti, è lo sfavorito numero uno.

E solo un miracolo potrebbe portarlo sul palco a impugnare e alzare la statuetta da winner.

Stesso discorso dicasi per Bradley Cooper e Viggo Mortensen. Sarà per loro l’ennesima candidatura “inutile”.

Quindi, come detto, la gara si restringe a questo punto soltanto a due nomi, Rami Malek e Christian Bale.

A detta dei bookmakers, Malek e Bale sono attualmente a pari punti a livello di gradimento e chance.

Entrambi hanno vinto rispettivamente il Golden Globe come miglior attore per Drama e Musical/Comedy.

Come, penserete voi? Mi sono sbagliato e ho invertito i generi? No, per quanto possa sembrare naturalmente strano. Bohemian Rhapsody è un biopic musicale, anzi il biopic che ha incassato più di tutte le altre biografie nella storia del Cinema. E quindi Malek doveva vincere per la categoria Musical e invece ha vinto Bale?

Già. I Golden Globe devono aver fatto un po’ di confusione, eh.

Ora, se sino a qualche giorno fa, la vittoria di Christian Bale all’Oscar era data pressoché per certa, Rami Malek sta ascendendo a vista d’occhio tra chi fa calcoli, statistiche e previsioni in merito.

E pare proprio che possa davvero farcela.

Se volete comunque sapere come andrà a finire…

Che ve lo dico a fare?

About Stefano Falotico

Scrittore di numerosissimi romanzi di narrativa, poesia e saggistica, è un cinefilo che non si fa mancare nulla alla sua fame per il Cinema, scrutatore soprattutto a raggi x delle migliori news provenienti da Hollywood e dintorni.

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