Cosa succede se è una donna a guidare veramente le sorti del mondo? Quanto è pronto il mondo?
In Non succede, ma se succede Charlize Theron e Seth Rogen raccolgono la sfida mettendo fino in fondo le mani nella disparità di genere.
Charlotte Field (Charlize Theron) è il fascinoso segretario di stato degli Stati Uniti D’America che vede profilarsi l’occasione di diventare il primo presidente donna ma che per avere questa occasione deve ottenere l’appoggio del suo Presidente in carico e migliorare la sua immagine pubblica. Fred Flarsky (Seth Rogen) è un intransigente giornalista d’assalto che rischia costantemente il posto di lavoro a causa dell’incapacità di compromettere il suo idealismo. Dopo essersi licenziato dal suo giornale, che ha cambiato nettamente linea editoriale, per un caso fortuito ha la possibilità di scrivere i discorsi pubblici per Charlotte che ha necessità di acquistare punti nell’area umorismo ai sondaggi. Ma Charlotte e Fred si conoscono fin da piccoli e molto fra di loro è rimasto in sospeso…

Cosa funziona in Non succede, ma se succede
Sorvolando sulla brutale traduzione del titolo originale – Long Shot – che forse rischiava di essere scambiato da tradizionale pubblico italiano per un film d’azione o demenziale, la pellicola ha l’ardire di infrangere le consuetudini cinematografiche in termini di ruoli e di rapporti di potere fra i generi. L’acclamato duo Seth Rogen e Evan Goldberg, già autori di memorabili commedie quali Facciamola finita, ribalta abilmente tutti gli stereotipi di genere; dalla donna di potere che finalmente non è una intollerabile arpia, alle scene action nelle quale è una donna a salvare un uomo, alla immagine positiva di un uomo che è realmente supportivo, e non sottomesso, nei confronti della sua donna che occupa una posizione sociale superiore alla sua.

Charlotte rappresenta un importante passo avanti nella possibilità che le giovani donne di tutto il mondo possano finalmente ispirarsi ad una Charlize Theron risoluta e ambiziosa, e non alla classica figura di donna di potere manipolatrice e assetata di dominio presente in tanta cinematografia. Una figura competente, luminosa, lontanissima dalle brutte copie dello stereotipo di uomo al comando tipiche degli anni ’80 che tuttavia non si illude di poter avere tutto, che è consapevole del costo dell’ambizione ma che cerca soluzioni creative per non soccombere alla apologia nel compromesso necessario.

Perché non guardare Non succede, ma se succede
Il progetto promosso dal vulcanico Seth Rogen è particolarmente ambizioso e la pellicola si prende ben due ore per entrare nelle molte sfaccettature che stanno dietro la complessa vita di una donna di potere con una serietà inaspettata. A pagarne le conseguenze è la vena umoristica che seppur presente deve necessariamente lasciare il passo alla complessità del tema.
Una narrazione che è il racconto dei costi del potere ma anche la celebrazione della particolare bellezza delle emozioni adolescenziali a cui si torna sempre, non importa quale sia l’età o la posizione sociale.
Una commedia ad alto tasso di riflessione. Astenersi perditempo.
Non succede, ma se succede è al cinema dal 10 ottobre con 01 Distribution