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Nel mondo: tra documentario e finzione, un tentativo sperimentale

Un altro capitolo del/nel cinema e della/nella vita di Danilo Monte con Nel Mondo, un documentario che è un tentativo sperimentale non sempre chiaro e riuscito, ma sicuramente interessante. Presentato “in concorso” al Filmmakers Film Festival di Milano.

Maggio 2017: nasce Alessandro, figlio di Danilo Monte e Laura D’Amore. La coppia decide di filmare il primo anno di vita del loro bambino.

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Cosa funziona in Nel mondo

Nel mondo è un’opera puramente sperimentale, un documentario che spesso sconfina nella fiction (o lascia la costruttiva ambiguità in merito a tale direzione): quando, ad esempio, i litigi prendono il sopravvento sulla quiete domestica e paiono un metatestuale artificio. Un cinema-verità quindi, che rivendica sé stesso e la propria imprescindibilità ad esistere, essere e manifestarsi. Proprio come un bambino appena nato.

Perché non guardare Nel mondo

Forse un’operazione fine a sé stessa, rispondente a una mera bulimia del filmare, del riprendere tutto, del farsi testimoni di ogni momento, anche quello più apparentemente insignificante. Probabilmente un film più interessante che propriamente bello.

La vita, la morte, il passaggio del tempo e la contemplazione del sentimento sono tematiche sciorinate con asciuttezza asettica, con un distacco che è ricercata freddezza. Un’operazione a-cinematografica a metà strada tra la riflessione (superficiale?) sul senso e sull’anima del mezzo e il personale appagamento di una frenesia e voracità della ripresa. 

Regia di Danilo Monte Anno: 2019 Durata 77 min. Paese: Italia

About Raffaele Mussini

Appassionato di cinema a 360°, bulimico di visioni fin da piccolo. Si laurea in Marketing, per scoprire solo qualche anno più tardi che la sua vocazione è la scrittura. Pubblica così due romanzi e un saggio di cinema, "In ordine di sparizione - Più di duecento film che forse non avete mai visto o che avete dimenticato", edito da Corsiero Editore. Sta lavorando a un quarto libro, ma nel poco tempo libero il cinema combatte duramente per farsi strada e conquistarsi il primato tra le sue passioni. Ama Malick, Scorsese e Mario Bava, tra i tantissimi, con una predilezione per l'horror e per il noir d'altri tempi.

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