Un altro capitolo del/nel cinema e della/nella vita di Danilo Monte con Nel Mondo, un documentario che è un tentativo sperimentale non sempre chiaro e riuscito, ma sicuramente interessante. Presentato “in concorso” al Filmmakers Film Festival di Milano.
Maggio 2017: nasce Alessandro, figlio di Danilo Monte e Laura D’Amore. La coppia decide di filmare il primo anno di vita del loro bambino.

Cosa funziona in Nel mondo
Nel mondo è un’opera puramente sperimentale, un documentario che spesso sconfina nella fiction (o lascia la costruttiva ambiguità in merito a tale direzione): quando, ad esempio, i litigi prendono il sopravvento sulla quiete domestica e paiono un metatestuale artificio. Un cinema-verità quindi, che rivendica sé stesso e la propria imprescindibilità ad esistere, essere e manifestarsi. Proprio come un bambino appena nato.

Perché non guardare Nel mondo
Forse un’operazione fine a sé stessa, rispondente a una mera bulimia del filmare, del riprendere tutto, del farsi testimoni di ogni momento, anche quello più apparentemente insignificante. Probabilmente un film più interessante che propriamente bello.
La vita, la morte, il passaggio del tempo e la contemplazione del sentimento sono tematiche sciorinate con asciuttezza asettica, con un distacco che è ricercata freddezza. Un’operazione a-cinematografica a metà strada tra la riflessione (superficiale?) sul senso e sull’anima del mezzo e il personale appagamento di una frenesia e voracità della ripresa.