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Motherless Brooklyn – I Segreti di una Città – Edward Norton infiama l’apertura della Festa del Cinema di Roma 2019

Si può essere un grande detective nonostante l’essere affetti da sindrome di Tourette?

La storia di Motherless Brooklyn ci racconta di sì. Questo non è altro che il soprannome affibbiato a Lionel Essrog, personaggio letterario nato dalla penna di Jonathan Lethem nel 1999.

Un romanzo portato oggi al cinema grazie ad Edward Norton, regista, sceneggiatore e anche attore protagonista. Un lungometraggio che ha aperto la quattordicesima edizione della Festa del Cinema di Roma, e che ha molto del punto di vista personale dell’attore noto soprattutto per Fight Club, dato che, come ha lui stesso affermato in conferenza stampa, solo la prima parte è veramente fedele al libro. Il resto, invece, è molto più libero, e rispecchia parecchio la politica e l’edilizia americana. Attuale, ma non solo.

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Lionel Essrog (Edward Norton), come racconta appunto il suo nomignolo, è un orfano di Brooklyn che lavora come investigatore privato nella compagnia di Frank Milla (Bruce Willis), un uomo duro ma dal cuore molto grande, che ha dato un’opportunità di un futuro migliore a un ragazzo affetto da una malattia che lo rende strano alla vista degli sconosciuti, e ad altri senza genitori come lui. Purtroppo un giorno Frank muore in una missione senza che Lionel possa riuscire ad impedirlo. Un omicidio brutale e soprattutto molto strano, che spinge il ragazzo ad indagare fino in fondo. Comincia dunque il noir vero e proprio, lungo, intricato e malinconico, ma da guardare tutto d’un fiato.

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Cosa funziona in Motherless Brooklyn – I Segreti di una Città

Ogni generazione vive di nostalgia, e il cinefilo più di ogni altro, dato che può a qualunque età recuperare pellicole molto più vecchie di lui, e giudicare se il cinema di una volta era migliore o meno di quello attuale. E il noir, come il western, è uno dei generi che più di tutti ha sofferto il passare del tempo, con un cinema troppo sofisticato e veloce da poterlo amare veramente. Motherless Brooklyn non sarà maestoso come i noir che hanno fatto la storia del genere, su tutti quelli di Edward Dmytryk (L’ombra del passato e Odio implacabile, solo per citarne due), ma è uno dell’ultimo periodo che più di tutti si avvicina a loro quanto ad atmosfere, senza dover ricorrere al bianco e nero.

144 minuti che metteranno alla prova la passione dello spettatore, con personaggi e le loro sottotrame che si intrecciano, colpi di scena per niente banali, una New York dell’immediato secondo dopoguerra perfettamente ricostruita, e una colonna sonora meravigliosa composta da Daniel Pemberton che ci regala il meglio della poetica musica Jazz.

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La particolare sindrome di Tourette mostrata in questa occasione ci regala anche piccoli momenti comici che fortunatamente non rovinano i toni drammatici della storia, e non riguarda soltanto i giochi di parole del protagonista (che saranno davvero particolari da adattare, quindi in bocca al lupo al dialoghista italiano). Ma non sono i soli, dato che lo scagnozzo grosso che si vede all’inizio non può non farti pensare a Mugsy dei Looney Tunes, così come la sola presenza di Ethan Suplee rimanda per forza ai pomeriggi passati a vedere in tv My name is Earl.

Come accennato all’inizio, il film affronta in maniera molto più decisa rispetto al romanzo la denuncia politica, in particolar modo il personaggio interpretato da un grande Alec Baldwin è decisamente un Trump degli anni ’50. Ma non è una condanna soltanto dell’attualità, o della maggiore discriminazione nei confronti degli Afroamericani prima del 1968: la speculazione edilizia a danno dei meno fortunati è un problema che affligge l’umanità sin dai tempi dell’Imperatore Nerone e la sua Domus Aurea.

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Perché non guardare Motherless Brooklyn

Questo nuovo lavoro di Edward Norton difficilmente sarà apprezzato da tantissime persone, forse perché appunto la durata del lungometraggio, la sua lentezza e le sue sottotrame intricate sono difficili da digerire per qualcuno, soprattutto per quelli che ritengono che il cinema debba essere per forza intrattenimento e svago. Non otterrà il gradimento di chi cerca in ogni film il riflesso della sua autostima da cineasta mancato alla ricerca del capolavoro perduto. Un buon film non deve necessariamente essere tale.

Dopo le varie presentazioni internazionali, tra cui l’apertura alla Festa del Cinema di Roma 219, Motherless Brooklyn – I Segreti di una città vi aspetta nei cinema italiani a partire da giovedì 7 novembre 2019 con Warner Bros. Italia.

Regia: Edward Norton. Con Edward Norton, Willem Dafoe, Alec Baldwin, Cherry Jones, Josh Pais, Olli Haaskivi, Stephen Adly Guirgis, Gugu Mbatha-Raw, Bruce Willis, Leslie Mann, Bobby Cannavale, Ethan Suplee, Michael Kenneth Williams, Fisher Stevens Anno: 2019 Durata: 144 min. Paese: USA Distribuzione: Warner Bros Italia

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