Il regista di Godzilla e Independence Day non si smentisce e torna a regalarci un film ricco di effetti speciali ma privo di profondità.
1941. L’Impero Giapponese attacca a sorpresa Pearl Harbor. Gli americani vengono pesantemente sconfitti ma non hanno intenzione di arrendersi. A capo della flotta americana l’ammiraglio Chester W. Nimitz (Woody Harrelson), grazie al prezioso aiuto dei servizi segreti, prepara una trappola per i giapponesi a Midway. L’esercito dell’Imperatore avanza armato di ferrea disciplina e grande potenza tecnologica ma i valorosi soldati americani hanno, dalla loro parte, il coraggio ed una forte motivazione: vendicare i compagni morti a Pearl Harbor. E sarà proprio la volontà di fare giustizia, per i propri amici e fratelli, a spingere gli americani a compiere le straordinarie azioni eroiche che garantiranno la vittoria degli Stati Uniti.

Cosa funziona in Midway
In Midway ben si intrecciano le storie e i punti di vista di diversi personaggi e si rivela particolarmente interessante la scelta di Roland Emmerich di mostrare anche il punto di vista degli avversari: per la prima volta, in un film americano sulla battaglia di Midway, vengono rivelate anche le ragioni dei giapponesi. E l’ammiraglio Yamaguchi (Tadanobu Asano), arguto, moderato ed estremamente fedele all’Imperatore, è uno dei personaggi più intriganti del film.
Midway mostra quelli che possono essere definiti i sei mesi più drammatici della Seconda Guerra Mondiale portando sullo schermo personaggi ed eventi reali, aspetto che conferisce ai fatti narrati maggiore gravità ed efficacia.

Perché non guardare Midway
Gravità, però, fortemente smorzata dalla sovrabbondanza di effetti speciali che conferiscono al film un realismo da videogioco. Emmerich mostra aerei che devono schivare migliaia di proiettili e piloti che lanciano bombe fin troppo vicini alla nave nemica, ma il risultato è un film puramente ludico.

Le paure e le angosce dei personaggi sono descritte in maniera superficiale e, come in ogni alto film di Emmerich, non mancano i cliché: i discorsi nazionalistici, i soldati americani uniformemente eroici, quelli giapponesi disciplinati e coraggiosi. Tutti i personaggi, sia americani che giapponesi, più che come uomini in carne ed ossa sono descritti come automi programmati per difendere la loro patria.
Emmerich, maestro del cinema spettacolare, non si smentisce e torna a regalarci un film ricco di effetti speciali ma privo di profondità.
Midway è al cinema da mercoledì 27 novembre con Eagle Pictures.