Il film della regista Cordula Kablitz-Post, arriva nei cinema italiani dal 26 settembre e ci accompagna in un percorso a ritroso nella vita della pioniera dell’indipendenza femminile, scrittrice e psicanalista, musa di Nietzsche e Paul Rée, Freud e Rilke.
Nel 1933, a Gottinga, i nazisti bruciano i libri nelle piazze e dichiarano la psicanalisi scienza ebraica e quindi illecita. Lou Von Salomé è anziana, quasi cieca e vive chiusa nella sua casa ma accetta di accogliere un germanista in crisi, che in cambio dell’assistenza psicanalitica di Lou, trascrive a macchina le sue memorie.

Cosa funziona in Lou Von Salomé
La regista Cordula Kablitz-Post ha ricostruito attraverso il gioco del racconto della protagonista che detta le sue memorie, la vita di Lou Von Salomé, in un’alternanza ininterrotta tra presente e passato seguendo uno schema molto classico. Quello che colpisce di più in questo film biografico è l”interpretazione di Katharina Lorenz che riesce a trasmettere tutta la forza di questa figura femminile inaspettata per l’epoca in cui è vissuta, che ha lottato per la sua indipendenza e parità, inseguendo il sogno di una vita sorprendente.

Perché non guardare Lou Von Salomé
L’impianto narrativo è fortemente convenzionale e la scelta di focalizzarsi di più sulla vita passionale di Lou von Salomé piuttosto che sulla sua attività di scrittrice, teorica femminista e psicanalista, sembrerebbe essere più il racconto attraverso gli occhi maschili di quegli uomini che hanno adorato, bramato, amato e invidiato questa donna.
Inseguì sempre la chimera di una “vita sorprendente”
Lou Von Salomé è al cinema da giovedì 26 settembre 2019 per la distribuzione di Wanted Cinema e Valmyn.