Con La Belle Époque Nicolas Bedos conquista il pubblico e la critica della Festa del Cinema di Roma 2019 con una commedia romantica che guarda al passato e ai ricordi per riscoprire la bellezza del presente.
Victor (Daniel Auteuil) e Marianne, una splendida Fanny Ardant, sono una coppia borghese sposata da 40 anni che oramai litiga su tutto. Lui un fumettista orgoglioso e senza più alcuna ispirazione che è stato licenziato dal giornale in cui lavorava perché rifiuta il progresso che avanza. Lei è una psicanalista che non accetta il passare del tempo, che cerca amanti più giovanili e che dopo l’ennesimo litigio al culmine dell’esasperazione caccia Victor di casa. Il figlio della coppia, preoccupato per il futuro dei suoi genitori decide di fare al padre un regalo particolare, un tuffo nel passato grazie ai servigi di una particolare agenzia, la Time Travel.

Cosa funziona ne La Belle Époque
Il regista Nicolas Bedos sceglie un interessante espediente narrativo per tornare alle tematiche a lui più care, già apprezzate nell’interessante Un Amore sopra le Righe, l’evoluzione nel tempo delle grandi storie d’amore e il rapporto fra amore e ispirazione artistica. Victor, pur a caro prezzo, ha infatti la possibilità di rivivere un momento della sua giovinezza e decide di rivivere il giorno nel quale ha incontrato l’amore della sua vita. La pellicola è un riuscito viaggio nel viale dei ricordi, pieno di momenti esilaranti e toccanti, nel quale si riflette su gli errori che portano le coppie a logorarsi ma anche alla magia che sta dietro alla messa in scena del mondo cinematografico. Antoine (Guillaume Canet), Deus ex machina della agenzia Time Travel, è l’ossessivo regista in grado di mettere in piedi la magia che è tanto bravo nel suo lavoro quanto disfunzionale nei rapporti di coppia che ha necessariamente bisogno di mettere alla prova con la ricerca continua e patologica del dramma.

Perché non guardare La Belle Époque
La Belle Époque è una deliziosa commedia francese, come non se ne vedevano da tempo, che diverte ma consente anche di riflette su molteplici tematiche quali le idiosincrasie della contemporaneità, il giovanilismo imperante ma anche sull’incapacità di elaborare schemi comportamentali ripetitivi quanto deleteri. Per queste ragioni La Belle Époque è adatta a chi è alla ricerca di pellicole che sappiano andare oltre le semplici dinamiche classiche della commedia romantica.
La Belle Epoque è al cinema dal 7 novembre con I Wonder Pictures.