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Green Pinocchio – Rivisitazione ecologica della celebre favola

Tentativo Marta Miniucchi di aggiornare la celebre favola di Collodi alle urgenti problematiche ecologiche odierne. Un intento riuscito solo in parte. Presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma 2019.

In Green Pinocchio, Geppetto vive da due anni nella pancia della balena. È finito lì dentro andando a cercare Pinocchio scappato di casa per vivere una vita di avventure. All’insaputa di Geppetto però Pinocchio, stufo di essere un burattino, è anche lui alla ricerca del suo amato Geppetto. L’incontro tra i due avviene proprio nella pancia della balena.

Cosa funziona in Green Pinocchio

Il messaggio di fondo, profondamente ecologista come già suggerito dal titolo. Funziona poi, a livello visivo, l’incipit nella grotta, la cui impeccabile fattura (set, luci) lascia presupporre un budget più elevato di quello effettivo.

Perché non guardare Green Pinocchio

Nessun motivo particolare. Eppure basta fare zapping in TV a un qualsiasi orario per trovare spot pubblicitari che, in appena un minuto, possiedono una carica allegorica e una forza comunicativa ben più penetranti e incisive di Green Pinocchio, che pecca proprio per mancanza di coraggio, per la sua evocazione di una poesia mai raggiunta.

Forse un tema così importante e urgente necessitava una comunicazione più convinta e decisa, immagini più forti e – perché no – disturbanti, in grado di far breccia nella coscienza dei più per far percepire tutta la gravità di un problema contemporaneo. Green Pinocchio purtroppo si ferma agli intenti, e si prende sette lunghi minuti per veicolare un messaggio che un maggiore dono di sintesi avrebbe espresso in minor tempo.

Regia: Marta Miniucchi Con: Antonio Pisu, Carlo Settepani, Paolo Rossi Pisu, Tiziana Foschi, Gaia Bottazzi Anno: 2019 Durata: 7 min. Paese: Italia Produzione: Genoma Films

About Raffaele Mussini

Appassionato di cinema a 360°, bulimico di visioni fin da piccolo. Si laurea in Marketing, per scoprire solo qualche anno più tardi che la sua vocazione è la scrittura. Pubblica così due romanzi e un saggio di cinema, "In ordine di sparizione - Più di duecento film che forse non avete mai visto o che avete dimenticato", edito da Corsiero Editore. Sta lavorando a un quarto libro, ma nel poco tempo libero il cinema combatte duramente per farsi strada e conquistarsi il primato tra le sue passioni. Ama Malick, Scorsese e Mario Bava, tra i tantissimi, con una predilezione per l'horror e per il noir d'altri tempi.

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