Dopo l’esclusiva anteprima di qualche settimana fa’, abbiamo finalmente visto la nuova fatica del regista premio Oscar di origini taiwanesi.
In Gemini Man: Henry Brogan (Will Smith) è un infallibile assassino del governo con il desiderio di andare in pensione. A causa di alcune indiscrezioni sul suo ultimo caso, nel quale gli è stato commissionato l’assassinio di un innocente, si ritrova suo malgrado a lottare contro la sua stessa nazione. Per eliminarlo il governo sceglie di mettere sulle sue tracce un suo clone più giovane (Junior), in grado di prevedere ogni sua mossa. Scosso dalla scoperta e senza una via di uscita, Henry, decide di scoprire la verità sulla creazione di Junior e fermare ad ogni costo la potente organizzazione che si nasconde alle spalle del governo ed è capitanata dal suo ex capo, Clay Varris (Clive Owen).
Cosa funziona in Gemini Man
Girato con camere Arri Alexa XT M, Leica Summilux-C Lenses
Phantom Flex 4K e Leica Summilux-C Lenses, l’ultimo film del maestro Ang Lee si avvale di una portentosa tecnologia in 3D+ (HFR) con un HIGH FRAME RATE a 120fps, qualcosa di simile lo avevamo già apprezzato nella trilogia de Lo Hobbit, che in questo nuovo aggiornamento tecnologico mostra un 3D avanzato che permette di rendere le immagini talmente fluide da sembrare vive. Per i primi 20/30 minuti di film vi sembrerà di guardare i protagonisti da un enorme finestra posta davanti ai vostri occhi.
Questo è il vero valore di Gemini Man che attraverso il desiderio di sperimentazione visiva del suo creatore (parliamo del padre de La Tigre e Il Dragone e La Vita di P) offre un comparto tecnico di notevole spessore qualitativo a patto ovviamente di guardarlo in una sala che vi permetta di godere al meglio di questa tecnologia. Vedere poi la ricostruzione digitale di un giovane Will Smith non vi lascerà per nulla indifferenti. Narrativamente parlando è un film semplice in cui il tutto, dalle battute alle soluzioni adottate, è un pretesto per mettere in mostra l’aspetto visivo. Will Smith è sempre lui e in questa occasione, in cui presta il suo volto a due personaggi, conferma il suo carisma ma anche la parabola discendente sulle scelte dei suoi ultimi progetti cinematografici. Gemini Man intrattiene sufficientemente bene ma bisogna scendere a compromessi con se stessi.
Perché non guardare Gemini Man
Siamo al cospetto di un prodotto onesto e modesto dal punto di vista dell’originalità, profondità di scrittura e impianto artistico. Gemini Man è tutta tecnica legata all’intrattenimento da popcorn fine a se stesso. Non è un brutto film ma resta alla fine dei giochi una produzione praticamente inutile che tolta la nuova tecnologia non offre nulla di originale. Purtroppo anche tutto l’aspetto sulle tematiche etiche della clonazione resta molto sullo sfondo. Se siete dei fan di Smith o volete passare una bella serata senza la pretesa di scoprire l’ultimo capolavoro del cinema probabilmente avete scelto il film giusto. In caso contrario lo dimenticherete 1 ora dopo.
Gemini Man è al cinema dal 10 ottobre con 20th Century Fox Italia