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Eyes: contro la violenza e l’indifferenza nel mondo

Un corto allegorico e potente dove spesso la metafora si avvita su sé stessa, ma il lavoro di Maria Laura Moraci veicola un messaggio forte e necessario

In scena personaggi di diversa età ed estrazione sociale, chiusi in una società incline alla violenza e al consumismo. Dei 30 attori in scena, 28 hanno gli occhi chiusi per indicare l’indifferenza e la superficialità che ci trascinano sempre più a guardare senza vedere veramente. Ognuno infatti, ingabbiato nella propria inerte quotidianità, è indotto per abitudine a continuare a vivere in quello stato di impassibilità, anche di fronte agli eventi più tragici.

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Cosa funziona in Eyes

Il plot (se così possiamo chiamarlo) sopra riportato sintetizza il contenuto di un’opera piccola ma coraggiosa e necessaria, vincitrice di svariati premi in tutto il mondo. Senza diventare ricattatorio, Eyes chiama in causa la nostra coscienza e tenta di risvegliare quell’indole umana e altruistica che è sopita e latente per troppi. 

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Perché non guardare Eyes

Quasi tutti i personaggi recitano a occhi chiusi, con occhi finti dipinti sulle palpebre. Una metafora urlata ed efficace, ma che solo alla fine del corto riesce ad esprimersi e rendersi comprensibile agli occhi dello spettatore. Un’allegoria a tratti urlata eccessivamente, e per questo – forse – non fino in fondo efficace.

Ma bastano le immagini finali, quando la realtà (sub)entra nella finzione, perché la carica accumulata dal racconto esploda e riveli tutto il proprio prezioso significato e la propria imprescindibile urgenza. Un racconto che in realtà tale non è, ma è puro simbolismo avente l’intento di colpire duro. Intento necessario e raggiunto: Eyes è molto forte, a tratti forse emotivamente insostenibile.

Regia: Maria Laura Moraci. Con Francesca Aledda, Sara Budoni, Elisa Fois, Alessandro Frontino, Maria Laura Moraci, Adriana Papana, Sara Schifani, Francesco Vesprini, Griscelly Kathina Anno: 2018 Durata 13 min. Paese: Italia

About Raffaele Mussini

Appassionato di cinema a 360°, bulimico di visioni fin da piccolo. Si laurea in Marketing, per scoprire solo qualche anno più tardi che la sua vocazione è la scrittura. Pubblica così due romanzi e un saggio di cinema, "In ordine di sparizione - Più di duecento film che forse non avete mai visto o che avete dimenticato", edito da Corsiero Editore. Sta lavorando a un quarto libro, ma nel poco tempo libero il cinema combatte duramente per farsi strada e conquistarsi il primato tra le sue passioni. Ama Malick, Scorsese e Mario Bava, tra i tantissimi, con una predilezione per l'horror e per il noir d'altri tempi.

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