L’esorcismo di Hannah Grace: Arriva nelle sale italiane l’horror diretto da Diederik Van Rooijen, con con Shay Mitchell e Stana Katic.
L’esorcismo di Hannah Grace, diretto da Diederik Van Rooijen, ruota intorno ad un caso di esorcismo finito male che si ripercuoterà sulle vite di altre persone. Megan Reed (Shay Mitchell) è un ex poliziotta che dopo aver subito un trauma, si ritrova a lavorare di notte nell’obitorio del Boston Memorial Hospital. La prima notte di lavoro scorre abbastanza tranquilla, ma durante la sua seconda notte, dopo che le verrà consegnato il cadavere ustionato e seviziato di una ragazza che sembra chiamarsi Hannah Grace (Kirby Johnson), inizierà a dubitare di sé stessa.
Cosa funziona ne L’esorcismo di Hannah Grace?
Probabilmente, l’unica cosa che funziona nel film di Van Rooijen, sono le due attrici che agiscono, l’una (Shay Mitchell) come una eroina che riesce a superare il suo blocco e combattere i suoi demoni interiori, ma anche quello tangibile che le si para davanti, e l’altra (Stana Katic) che, nel ruolo di cadavere posseduto, un po’ Regan (L’esorcista), un po’ Samara (The Ring), con la capacità di rigenerarsi, si muove all’interno dell’obitorio alla spasmodica ricerca di esseri umani attraverso cui “guarire” e riuscire poi a liberarsi.
Perché non vedere L’esorcismo di Hannah Grace
Quello che sembra partire in modo non convenzionale, dove in genere tutti i film sugli esorcismi finiscono, e che quindi fa ben sperare lasciando anche sorpreso lo spettatore, si rivela presto un grossa delusione per gli amanti del genere. L’esorcismo di Hannah Grace, diventa meno di subito un gran minestrone che prende spunto qua e là dal cinema del terrore: primo su tutti il più recente Autopsy, per le ambientazioni inquietanti e claustrofobiche, anch’esso girato in un obitorio; Hannah Grace è una Regan dei giorni nostri, per la sua possessione ed i suoi contorcimenti, diventa poi una zombie (perché comunque un cadavere che cammina, che si nutre di umani, e che seppur bruciato e seviziato è quello no?), ma uno zombie che agisce in tutto e per tutto come Samara, ma senza videocassetta e televisore.
Molto probabilmente possiamo buttarci in mezzo anche Alien, e allora Hannah Grace è il mostro alieno e Megan, contemporanea Sigourney Weaver, si muove nell’obitorio giocando a nascondino ed è l’unica che in qualche modo è presa in simpatia dalla tenera Hannah. Perché sì, alla fine Hannah Grace fa tenerezza allo spettatore, in qualche modo risulta una simpatica burlona, strappa pure qualche risata, ed è la vera vittima della vicenda.