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E poi c’è Katherine – Femminismo alla prova del potere

Con E poi c’è Katherine: Nisha Ganatra costruisce abilmente una commedia colta ed intelligente che non ha paura di aprire lo scottante vaso di pandora del femminismo alla prova del potere.

Katherine Newberry (Emma Thompson) è una pioniera del suo settore. Regina della comedy notturna, ha un suo show che detiene da oltre 30 anni e che è tutta la sua vita, vede inaspettatamente a rischio quello che ha costruito fino ad ora. Nota per le innovazioni stilistiche che ha portato nel suo campo anche lei è inesorabilmente soggetta alla dura legge del gradimento e vede negli ultimi tempi calare vertiginosamente i suoi ascolti.

A rischio di perdere il suo show deve necessariamente prendere in considerazione alcune critiche che il suo pubblico le pone quali l’accusa di odiare le donne e l’avere uno stile antiquato. Decide quindi di assumere una donna nel suo staff di scrittori, rigorosamente maschile, da sempre gestito con il pugno di ferro. La presenza di Molly Patel (Mindy Kaling) inaspettatamente rivoluzionerà la sua visione del mondo.

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Cosa funziona in E poi c’è Katherine

La pellicola di Nisha Ganatra tratta più approfonditamente di quanto sembri all’apparenza le tematiche del sessismo intrinseco delle nostre società ancora così patriarcali, in tutte sue declinazioni venate di ipocrisia. Una delle scene più efficaci della pellicola ad esempio smonta le motivazioni tradizionali attraverso le quali si giustifica in passato e ancora oggi la disparità di stipendio fra generi, definendo fin dal principio il mood principale di una pellicola che presenta una figura di donna dominante e sicura di sé. E poi c’è Katherine però dimostra la sua profondità affrontando l’altra parte della medaglia scardinando anche la retorica sessista; nell’ottica della parità di genere “reale”, e non teorica, il film mette in discussione anche il movimento #MeToo, sovvertendo il preconcetto che possa riguardare esclusivamente gli uomini e dimostrando quanto la prevaricazione sia più legata al potere che al genere. 

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Perché non guardare E poi c’è Katherine

Dotata di acume e intelligenza questa pellicola è chiaramente rivolta prevalentemente ad un pubblico femminile adulto, meno attratto dell’intrattenimento puro e maggiormente interessato alle riflessioni sociali e culturali che alcune commedie sono in grado di mettere in campo. Tali caratteristiche lo rendono un prodotto che non sarà apprezzato da tutti.

E poi c’è Katherine è al cinema dal 12 settembre con Adler Entertainment

Regia: Nisha Ganatra Con: Emma Thompson, Mindy Kaling, John Lithgow, Hugh Dancy, Reid Scott., Denis O’Hare, Max Casella, Amy Ryan, Megalyn Echikunwoke, Paul Walter Hauser, Halston Sage, Ike Barinholtz, Faith Logan, John Early, Doris McCarthy, Billy Peck, Diane Dehn, Luke Slattery, Kerry Flanagan, Blake DeLong anno: 2019 Durata: 102 min. Paese: USA Distribuzione: Adler Entertainment

About Davide Belardo

Editor director, ideatore e creatore del progetto Darumaview.it da più di 20 anni vive il cinema come una malattia incurabile, videogiocatore incallito ed ex redattore della rivista cartacea Evolution Magazine, ascolta la musica del diavolo ma non beve sangue di vergine.

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Un commento

  1. C’è il premio Oscar Dame Emma Thompson… e questo è il motivo portante per cui vado di sicuro a vedere un film.

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