DolceRoma: Basato sul romanzo del 2015, Dormiremo da vecchi, di Pino Corrias, il film è una divertente e articolata metafora del potere, in cui si incontrano amabilmente almeno tre generi cinematografici: commedia, action e giallo.
Andrea Serrano (Lorenzo Richelmy) è un aspirante scrittore di 29 anni che sbarca il lunario lavando corpi di cadaveri e pavimenti all’interno di un obitorio. La sua vita non sembra avere un senso fino all’auto-pubblicazione del suo primo romanzo, “Non finisce qui”, che gli apre addirittura le porte del cinema. Nonostante le scarse vendite infatti viene contattato dal più illustre e strambo produttore della capitale, Oscar Martello (Luca Barbareschi), interessato ed entusiasta di trasformare il suo libro in un film.
In una Roma dove “nessuno dice quello che pensa e nessuno fa quello che dice”, Martello, sembra la persona al posto e al momento giusto, visto che vuole permettere ad Andrea di realizzare il suo sogno. Peccato che il regista scelto si rivelerà molto presto un “Tarkovsky dei poveri” e trasformerà il film in un prodotto inguardabile. La carriera di Andrea e sul punto di precipitare prima ancora di essere salita in cima. Come se non bastasse nel film partecipa l’attrice dei suoi sogni, Jacaranda (Valentina Bellè), mentre la camorra sembra essere sulle sue tracce a causa del suo stesso libro. Sarà capace di prendere il toro per le corna e ribaltare la situazione?
Cosa funziona in DolceRoma
Alla base del progetto diretto da Fabio Resinaro, regista di Mine e creatore di Ride insieme a Fabio Guaglione, troviamo il coraggio, quello di osare ma anche quello di gettarsi in un progetto particolare, nato senza di lui ma diventato con il suo arrivo un nuovo tassello della rinascita del nostro cinema. Resinaro è sicuro dei suoi mezzi ed è possibile notarlo con la naturalezza con la quale dirige un film lontano anni luce dal suo esordio. Dal percorso e catarsi psicologica del marine Mike Stevens allo scontro generazionale su più livelli di Andrea Serrano e Oscar Martello. Lorenzo Richelmy e Luca Barbareschi sono i veri mattatori di una pellicola che gioca con il pubblico che diventa nel corso del film spettatore principale di un arco narrativo ricco di avvenimenti che si susseguono sullo schermo.
Esalta Luca Barbareschi con il suo istrionico e grottesco Oscar Martello, riuscita macchietta del tipico produttore squattrinato e viscido, ma è Richelmy che nasconde le migliori sorprese. A conferma del suo talento come uno degli attori più versatili della nuova generazione. Completano il quadro la bellissima Valentina Bellè, capace di interpretare perfettamente l’attrice senza talento e disillusa, Francesco Montanari nei panni dello stanco commissario Raul Ventura, Luca Vecchi nel ruolo del Tarkovsky dei poveri, Claudia Gerini la ricca moglie di Martello e per finire un esilarante Libero De Rienzo come tirapiedi della Camorra.
DolceRoma è commedia trascinante con il suo humour grottesco, è giallo con il suo mistero da risolvere, è azione con il suo riuscito combattimento all’arma bianca (dove riemergono doti sviluppate in Marco Polo), ma e anche un film di sentimenti e di vendetta. DolceRoma è una pellicola di generi nel genere ma anche un film nel film. DolceRoma è il cinema che diventa metacinema e che non contento torna solamente cinema. Puro intrattenimento.
Perché non guardare DolceRoma
Spogliatevi dalle vostre frustrazioni di critici 2.0, liberatevi dalle pretese di scoprire il capolavoro dietro ogni possible produzione, accettate l’arte e il cinema per quello che vi viene dato e non per quello che vorreste che fosse. Lasciate a casa i preconcetti! Sopratutto su Barbareschi mai come in questa occasione azzeccato per il ruolo che ricopre. DolceRoma è un progetto ambizioso che ha accettato di rischiare per proporre se stesso senza filtri. Non è un film perfetto ma genuino nel sapersi proporre al pubblico così com’è stato costruito. Sarete capaci di fare lo stesso?
Rappresentazione amara, ironica e grottesca del mondo del cinema, DolceRoma è un prodotto divertente e delirante, probabilmente di concezione più europea che italiana ma proprio per questo meritevole di rispetto. L’industria cinematografica italiana ha bisogno di coraggio, ha bisogno di DolceRoma come le Api del Miele.
DolceRoma è al cinema dal 4 Aprile con 01 Distribution