Ryo Saeba, l’investigatore privato con l’ossessione per le belle donne, torna, questa volta sul grande schermo ma solo il 2-3-4 settembre, in City Hunter: Private Eyes.
A partire da settembre, infatti, si ricomincia con la Stagione degli Anime al Cinema: tre sorprendenti appuntamenti distribuiti in Italia da Nexo Digital in collaborazione con Dynit. Il primo appuntamento della nuova stagione è appunto questo nuovo lungometraggio realizzato per celebrare il 30° anniversario della prima messa in onda giapponese della celebre serie animata.
Ryo Saeba e la sua assistente di sempre Kaori hanno una nuova cliente: la modella, Ai Shindo, minacciata da misteriosi criminali e inconsapevolmente in possesso di una “chiave” legata a una cospirazione che coinvolge tutta Tokyo. Riuscirà Ryo a salvare Ai e allo stesso tempo proteggere la sua città?

Cosa funziona in City Hunter: Private Eyes
City Hunter: Private Eyes funziona nella sua veste di tributo celebrativo alla serie animata andata in onda a partire dalla metà degli anni ’80 e di episodio a sé stante. Funziona per gli affezionati della serie originale perché ritroveranno i soliti personaggi, i cammeo che tanto ama inserire anche Tsukasa Hojo nei suoi manga, come ad esempio un famoso bar chiamato Cats Eye e tre sexy e misteriose sorelle…

Perché non guardare City Hunter: Private Eyes
Se questo lungometraggio è un chiaro revival della serie anni ’80, purtroppo la sceneggiatura ha forse marcato troppo la mano solo su commedia e azione, lasciando da parte quei momenti più drammatici e sentimentali che facevano di City Hunter una serie con una certa profondità. Forse avremmo voluto vedere di più di quel rapporto d’amore che non si è mai evoluto in qualcosa di reale tra Ryo e Kaori, e probabilmente avremmo voluto vedere non risolvere con così tanta facilità i vari combattimenti. Insomma, d’accordo che si tratta di un tributo ma avevamo bisogno anche di un pò più di drama.