Arriva finalmente al cinema il 22 Agosto, Charlie Says, dopo la presentazione a Venezia 75 dello scorso anno. Un nuovo tentativo di portare Charles Manson al cinema: una storia vera malefica quanto affascinante ma alla quale avrebbero giovato più polso e sana cattiveria in fase realizzativa. Nel cast oltre a Matt Smith anche Hannah Murray, famosa per il suo ruolo ne Il Trono di Spade e la partecipazione in Detroit di Kathryn Bigelow.
Tre ragazze vengono condannate all’ergastolo perché coinvolte nel caso di Charles Manson. Una giovane studentessa viene incaricata di far loro da insegnante e, grazie a lei, si assiste al racconto e alla trasformazione delle tre giovani.
Cosa funziona in Charlie Says
La visione di Charlie Says è consigliata a tutti i neofiti delle vicende che attorniano la famigerata figura di Charles Manson, qui interpretato in maniera eccelsa da Matt Smith (noto per la serie televisiva Doctor Who). Sui binari di un biophic standard Mary Harron costruisce un’opera coinvolgente che ricostruisce i topoi di un’iniziazione al male. Il film funziona quindi soprattutto da un punto di vista didattico.
Perché non guardare Charlie Says
Il problema è che, appunto, Charlie Says non esce da questi binari standard, giacché nonostante il film scorra bene e abbia un certo ritmo, la regia è piatta e per chi già conosce abbastanza materia e argomenti trattati non c’è davvero nulla di nuovo e inedito.
Un filmino piccolo piccolo, che vanta buone interpretazioni e ci crede fino in fondo, ma non decolla mai veramente, rimanendo – consapevolmente? – al livello di un qualunque prodotto televisivo da piazzare su Netflix per la gioia di pochi. Da apprezzare nel suo mero valore didattico.
Charlie Says è al cinema dal 22 agosto con No.Mad Entertainment