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Cafarnao – Caos e Miracoli – Un’opera profondissima e doverosa che molto ha da dire e da dare (Con video Intervista)

Cafarnao – Caos e Miracoli: Nadin Labaki torna sul grande schermo toccando temi difficilissimi quali lo sfruttamento infantile e l’immigrazione. Candidato all’Oscar come miglior film straniero e Premio della giuria al Festival di Cannes. 

Zain è un bambino di 12 anni che vive recluso in una prigione del Libano contemporaneo che decide di intentare una causa nei confronti dei genitori. Nonostante la sua giovane età, Zain, ha un vissuto difficilissimo alle spalle, lavora in un piccolo esercizio commerciale a Beirut per aiutare la sua famiglia disagiata. Vive in una casa affollata e purtroppo conosce troppo bene tutti i tipi di sfruttamento che possono coinvolgere i bambini. Pianifica di scappare con sua sorella per impedire che la piccola di 11 anni venga data in sposa ma non riesce ad ostacolare i piani dei genitori, da qual momento la sua vita prenderà una piega imprevista che gli farà incontrare i molti volti dello sfruttamento, segnando per sempre la sua giovane esistenza.

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Cosa funziona in Cafarnao – Caos e Miracoli

La splendida regista e attrice libanese, dopo il fortunato esordio con Caramel, ha visto crescere l’impegno sociale delle sue pellicole fino ad approdare a Cafarnao che rappresenta coraggiosamente la difficile situazione infantile nella Beirut contemporaneo, attraverso le incredibile presenza scenica dei suoi piccoli protagonisti che sono la vera perla di questa pellicola. In particolare assolutamente perfetta è la scelta di Zain Al Rafeea, bambino siriano trasferito con la famiglia in Libano dopo lo scoppio del conflitto di Daraa del 2012, che ha letteralmente folgorato nel 2016 la direttrice del casting che lo ha scelto per la parte.

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Lo sguardo angosciato del piccolo Zain è uno dei protagonisti di questa bella pellicola che ben rappresenta, come poche altre hanno saputo fare, la insopportabili conseguenze che patiscono i piccoli dalle scellerate azioni degli adulti. Senza eccessivo sentimentalismo ma con il giusto realismo Cafarnao rappresenta le diverse declinazioni dello sfruttamento dei Sans Papier, coloro che senza aver documenti sono alla mercé di chiunque sia senza scrupoli, sposando la prospettiva dal basso dei piccoli protagonisti.

Perché non guardare Cafarnao – Caos e Miracoli 

La pellicola della Nadine Labaki, pur senza eccedere nella durezza delle immagini, è sicuramente ad alta intensità emotiva nei contenuti. Pur rappresentando quindi un’opera doverosa che molto ha da insegnare al pubblico cinematografico non sarà apprezzata da coloro che sono in cerca di leggerezza in una serata cinematografica.

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Film di impegno sociale che a tratti ricorda il capolavoro di François Truffaut, I 400 colpi, nella capacità di rappresentare il mondo dal basso e l’incomprensione del mondo infantile. Vi porterete a casa per giorni e giorni lo sguardo di Zain, tanto quanto quello del giovanissimo Jean-Pierre Léaud protagonista capolavoro della nouvelle vague francese.

Regia: Nadine Labaki Con: Zain Alrafeea, Yordanos Shifera, Boluwatife Treasure Bankole, Kawsar Al Haddad, Fadi Youssef, Haita ‘Cedra’ Izzam, Alaa Chouchnieh, Nadine Labaki, Elias Khoury, Nour El Husseini Anno: 2018 Durata: 120 min. Paese: Libano, USA Distribuzione: Lucky Red

About Davide Belardo

Editor director, ideatore e creatore del progetto Darumaview.it da più di 20 anni vive il cinema come una malattia incurabile, videogiocatore incallito ed ex redattore della rivista cartacea Evolution Magazine, ascolta la musica del diavolo ma non beve sangue di vergine.

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