Presentato all’interno del programma di Alice nella Città, manifestazione collaterale della Festa del cinema di ROMA, Blue My Mind, della regista esordiente Lisa Brühlmann arriva nelle sale italiane entrando a far parte di quel filone sul coming of age oltraggioso, di provocazione ma dai risvolti fantasy tendenti al dark.
Poco prima delle vacanze estive, Mia, 15 anni, si trasferisce a Zurigo con i genitori. Da sempre sente una certa distanza e diversità nei confronti dei suoi genitori e quando chiede se potrebbe essere adottata, la madre si offende, ma non risponde. Mentre Mia si immerge in un’esistenza da adolescente selvaggia nel tentativo di far fronte a tutto questo, il suo corpo inizia a cambiare in modo strano. Prima in modo impercettibile, ma poi con una forza che minaccia di farla impazzire. Disperata, tenta di stordire la sua confusione con il sesso e la droga, sperando di fermare tutto quello che sta travolgendo la sua vita. Ma la natura è più potente. La trasformazione di Mia è inesorabile, e quello che era assopito in lei prende il sopravvento.
Cosa funziona in Blue My Mind
Dramma adolescenziale dai risvolti fantasy, in Blue My Mind è evidente l’intento della regista di rendere in chiave quasi orrorifica i cambiamenti che intervengono sul corpo e sulla mente delle adolescenti. La telecamera segue in maniera quasi ossessiva e voyeuristica la vita quotidiana di Mia, i suoi pensieri, le sue mutazioni, e in modo disturbante anche la sua vita con il nuovo gruppo di amiche: ragazze senza il controllo dei genitori, le loro scorribande nella città, i piccoli atti criminali e vandalici.
Lisa Brühlmann decide di servirsi del mito della sirena facendone metafora per spiegare il cambiamento a cui la natura sottopone le ragazze per enfatizzarne la violenza, il modo in cui il corpo sembra sfuggire al proprio controllo, il sentirsi non accettati, diversi e mostruosi.
Senza dubbio la regista e sceneggiatrice è riuscita a fondere diversi stili e diversi linguaggi, mescolando il film di genere, con il drammatico, e il fantasy dai risvolti quasi horror e a spiegare in modo inusuale il tema dell’adolescenza.
Perché non guardare Blue My Mind
Non vedetelo se vi aspettate un fantasy sulle sirene, né tanto meno se non sopportate immagini disturbanti e ragazzine irritanti talmente irritanti da risultare noiose ad un pubblico più adulto.
Blue My Mind al cinema da giovedì 13 giugno con Wanted Cinema