Eccoci arrivati al terzo episodio conclusivo della stagione 5 di Black Mirror, ovvero Rachel, Jack and Ashley Too che vede, come protagonista assoluta, nientepopodimeno che la super star del pop Miley Cirus.
Rachel, Jack and Ashley Too dura circa 67 minuti ed è diretto da Anne Sewitsky.
Questa la trama:
una ragazza di quindici anni di nome Michel (Angourie Rice, The Nice Guys, Spider-Man: Homecoming) si è trasferita in una nuova cittadina assieme al padre (Marc Menchaca), uno strampalato inventore d’una macchina per la derattizzazione dei topi, e alla sorella maggiore che ha un nome maschile, Jack (Madison Davenport).
Michel è depressa, non riesce ad ambientarsi a scuola e, come succede a molte adolescenti, passa le giornate da sola, afflitta dal suo mal di vivere, estraniandosi dalla realtà e trovando compensazione al suo disagio psicologico nel proiettare i suoi sogni fustigati nella diva-cantante da lei idolatrata, Ashley O (Miley Cirus).
Ashley O, per far felici i suoi fan, guidata dalla sua inseparabile, dispotica e arcigna manager, la zia Catherine (Susan Pourfar) e dalla sua promozionale equipe, ha creato una bambolina robot che vagamente riproduce le sue fattezze, affinché quest’elettronica doll, dotata di intelligenza artificiale, possa tenere compagnia alle sue ammiratrici teenager.
Michel, per il suo compleanno, chiede a suo padre di regalargliela. E lui acconsente a questa dolce sua richiesta.
La bambola diventa allora per Michel una sorta di assistente sociale e di tutor che la sprona a ritrovare la fiducia in sé stessa.
Nel frattempo, la vera Ashley, in maniera inversamente proporzionale a Michel che, come detto, si sta invece risollevando dal suo stato depressivo, comincia progressivamente a immalinconirsi in maniera allarmante.
Tant’è che sua zia, preoccupata della sua salute psichica o probabilmente, per meglio dire, soltanto allertata dal timore che Ashley possa deludere il suo enorme pubblico, la imbottisce di tranquillanti.
Ashley O collassa e cade in coma farmacologico.
A questo punto, non vi sveliamo altro per non rovinarmi ovviamente la sorpresa.
Dopo il deludente episodio precedente della serie, Smithereens, ci spiace dover asserire che anche Rachel, Jack and Ashley Too segna, ahinoi, un altro passo falso per Charlie Brooker.
A conti fatti dunque dobbiamo concordare con la Critica che ha già unanimemente definito Black Mirror 5 la stagione più brutta.
Peccato davvero perché, come avevamo affermato nella recensione dell’intrigante episodio uno, Striking Vipers, era partita assai forte. Rachel, Jack and Ashley Too è invece un compendio piuttosto risaputo sul falso mito del successo e della celebrità, apprezzabile solamente per l’autoironia con la quale Miley Cirus ha incarnato sé stessa, sbeffeggiandosi amabilmente da sola. Già quasi vent’anni fa, Andrew Niccol col suo S1m0ne aveva detto tutto con molta più sofisticatezza e piglio.
E il personaggio di Susan Pourfar è sinceramente troppo cinicamente tagliato con l’accetta per essere appieno credibile. Pare la versione esageratamente villain della strega di Biancaneve.