Milo Ventimiglia, Amanda Seyfried e uno splendido Golden Retriever, anche se sarebbe più opportuno parlare al plurale, sono i protagonisti di Attraverso i miei occhi, una pellicola agrodolce che regala tanti sorrisi ma squarcia l’anima. Preparate i fazzoletti!
Enzo è uno splendido Golden Retriever che adora guardare la TV, soprattutto i documentari, e ama le corse automobilistiche proprio come Enzo Ferrari. Il suo padrone, Denny (Milo Ventimiglia), gli ha insegnato tutto sui motori e per lui è tutto il suo mondo. Danny culla il sogno di diventare un pilota di Formula 1, ma per sbarcare il lunario lavora in un’autofficina e come istruttore di guida.
Lui è un vero asso al volante, anche se sono ancora in pochi a saperlo. Tutto sembra andare per il meglio fino all’arrivo nelle loro vite di Eve (Amanda Seyfried), e successivamente della nascita di Zoë, che porteranno nella vita di Enzo le variabili impazzite della famiglia: nuove responsabilità e un amore che non conosce limiti.
Cosa funziona in Attraverso i miei occhi
Il regista britannico Simon Curtis, “Woman in Gold” e “Vi presento Christopher Robin“, dirige l’adattamento cinematografico del romanzo del 2008 L’arte di correre sotto la pioggia, scritto da Garth Stein, con il piglio giusto di chi vuole trasmettere con le immagini tutto il carico di leggerezza ed emozioni trascritte in circa 300 pagine. Come per Danny, un Milo Ventimiglia ancora sotto la buona influenza del suo Jack Pearson di This is US, anche per noi spettatori sarà impossibile non amare visceralmente Enzo, umanizzato splendidamente attraverso la voce fuori campo di una memorabile interpretazione vocale di Gigi Proietti.
Enzo è vita, la nostra quella che viviamo ogni giorno, i nostri sogni, le nostre speranze, i nostri patimenti e perché no le nostre sofferenze. Uno spettatore silente e paziente della vita dei suoi cari che non vuole mai deludere, ma per farlo deve tenere a bada i suoi demoni, proprio come noi. Metafora della vita, degli affetti e della famiglia memorabile che solo ad un’analisi superficiale può risultare facilona e priva di contenuti.
Perché non guardare Attraverso i miei occhi
Ci sono pochi motivi per non consigliare la visione di Attraverso i miei occhi. Se al posto del cuore avete una palla di pelo probabilmente non troverete la giusta empatia con un film che non è assolutamente pietista. Ovviamente non possiamo negare che punta molto sulla possibilità di emozionare il suo pubblico, sulla volontà di farlo lacrimare come un rubinetto rotto ma ci riesce con una tale grazia e tranquillità che sarebbe veramente un peccato mortale non lasciarsi sopraffare e commuovere dalla storia di Enzo.
Attraverso i miei occhi è al cinema dal 7 novembre con 20th Century Fox