Youtopia è un film drammatico che evidenzia tutte le sfaccettature del web, quelle colorate e armoniose della realtà virtuale ma anche quelle pericolose della pornografia, grazie a due grandi interpreti come Matilda De Angelis e Alessandro Haber
In due città italiane molto distanti tra di loro, vivono due famiglie tanto diverse l’una dall’altra, che però finiscono per intrecciarsi.
Quella di Ernesto (Alessandro Haber), facoltoso sessantenne farmacista, e quella di Matilde (Matilda De Angelis) diciottenne disoccupata che passa gran parte del tempo al pc, in particolare nel suo mondo virtuale Youtopia, e che rischia di essere sfrattata con la mamma (Donatella Finocchiaro) e la nonna (Lina Bernardi) malata.
Nonostante la sicurezza economica, Ernesto non è felice, e cerca piaceri con giovani prostitute, mentre Matilde per salvare la situazione è costretta a vendere il proprio corpo su Internet, spogliandosi per un sito pornografico di web-cam. Ma i guadagni, seppur buoni, non sono sufficienti per salvare la casa dall’asta in corso, e perciò serve una cifra decisamente maggiore. Per questo decide di vendere online la propria verginità, ed Ernesto, sempre più incontentabile, la desidera a tutti i costi. Così le loro storie si intrecciano, ma come sarà il finale?
Cosa funziona in Youtopia
Diretto da Berardo Carboni (“Shooting Silvio” e VolaVola) il film ha come tema portante il mondo virtuale, come lo dimostra il titolo, chiara storpiatura di Youtube, uno di quei siti che più di tutti hanno cambiato il web, e non solo. Carboni vuole dunque raccontare ai giovani tutte le sfumature di Internet, non solo i pericoli derivanti dai siti dedicati al mondo sessuale, ma anche come rifugio dalla dura realtà.
Si potrebbe pensare che abbia appositamente voluto copiare Ready Player One, ma visto che questo progetto è cominciato nel 2010 tutto questo appare improbabile. Magari si sarà ispirato al libro (uscito proprio quell’anno), o molto più sicuramente niente di tutto questo. Ernest Cline non è certo l’unico a conoscere il mondo virtuale stile second life, che qui viene riprodotto in una maniera originale e anche molto convincente dal punto di vista grafico, nonostante la differenza di potenzialità con le produzioni statunitensi. Non è solo questo mondo virtuale tutto italiano il punto forte di Youtobia: grande merito della buona riuscita di questo film va a Matilda De Angelis, scelta appositamente dal regista non solo per il suo talento ma tenendo conto anche della sua personalità, che riesce a rappresentare al meglio questo tormentato personaggio dimostrandosi davvero coraggiosa nel mettersi completamente a nudo, con delle scene in topless assolutamente necessarie alla narrazione, ma che purtroppo sembrano aver rovinato l’intento iniziale del lungometraggio: la denuncia sociale rivolta ai più giovani.
Queste scene di nudo sono costate il divieto ai minori di 14 anni, un vero peccato, almeno per il pubblico al cinema.
Perché non guardare Youtopia
Quello che meno convince in questo lungometraggio di Berardo Carboni, oltre a una durata leggermente lunga (forse qualche minuto in meno avrebbe ancor di più aiutato) è il finale.
Duro, drammatico, probabilmente decisamente realistico, ma possiamo considerarlo istruttivo?
Youtopia non è il primo e non sarà l’ultimo film con questo dubbio Amletico, è una domanda che molti si portano avanti fin dai tempi di “Un borghese piccolo piccolo”.
Presentato in anteprima come film d’apertura agli Incontri Internazionali del Cinema di Sorrento lo scorso 18 aprile 2018, Youtopia è presente nelle sale italiane a partire da mercoledì 25 aprile 2018.