Film d’esordio per il duo comico Maria Di Biase e Corrado Nuzzo, Vengo Anch’io raccontano con i toni a loro familiari della commedia la storia di una famiglia strampalata, in viaggio per cercare la felicità.
Vengo Anch’io racconta la storia di un aspirante suicida (Corrado Nuzzo), un’ex carcerata (Maria Di Biase), un ragazzo con la sindrome di Asperger (Gabriele Dentoni) e una giovane atleta salentina (Cristel Caccetta). Quattro personaggi che cercano di dare un senso alle loro vite, dopo anni di delusioni e sofferenze. Insieme intraprendono un viaggio, ironico e surreale, verso Brindisi che li porterà a trasformarsi in una (per quanto bizzarra) famiglia che è in grado di trasformare in successo la somma delle loro sconfitte individuali.
Cosa funziona in Vengo Anch’io
Un’ottima scrittura che non lascia niente al caso e in cui si incastrano perfettamente caratteri e differenze dei personaggi, tempi comici riusciti nei quali riescono ad inserirsi anche i due giovanissimi protagonisti, rendono Vengo Anch’io una commedia di buona fattura. Il duo comico Nuzzo Di Biase riesce nel difficile compito di far sorridere con la loro comicità cinica, a tratti surreale, senza mai dimenticare una certa delicatezza nel toccare temi quali il suicidio, il carcere e la sindrome di Asperger. Riusciti e ben calibrati, inoltre, i camei di Ambra Angiolini, Francesco Paolantoni, Alessandro Haber e Aldo Baglio.
Perché non guardare Vengo Anch’io
Il passaggio sul grande schermo potrebbe disorientare i fans del duo comico e lo stile teatrale, evidente nella recitazione, fatica ad adeguarsi al grande schermo.
Divertente e dai toni satirici, a volte cinici, come solo la famosa coppia Nuzzo Di Biase sa fare, dopo tanto teatro e televisione, Vengo Anch’io è una commedia solida contraddistinta da dialoghi pungenti e battute sferzanti che danno leggerezza allo spettatore ma anche punti su cui riflettere.