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L’uomo Che Uccise Don Chisciotte – Arriva Finalmente al Cinema il Film Maledetto di Terry Gilliam

L’uomo Che Uccise Don Chisciotte: Il progetto più sfortunato del regista statunitense naturalizzato britannico Terry Gilliam sembra essere pronto per arrivare anche nei cinema italiani, dopo essere stato presentato come film di chiusura fuori concorso all’ultimo Festival di Cannes.

Ne “L’uomo che uccise Don Chisciotte“, Toby (Adam Driver), regista di spot pubblicitari, viene scambiato da un vecchio attore, il quale è impazzito e si crede Don Chisciotte (Jonathan Pryce), con il quale aveva collaborato per Sancho Panza. I due si imbarcano in un viaggio allucinatorio, sospeso tra la realtà di tutti i giorni e quella creata dall’immaginario di Cervantes, durante il quale Toby perderà sempre più contatto con la sua vita di tutti i giorni.

Cosa funziona in L’uomo che uccise Don Chisciotte

Il solo fatto di poter assistere alla visione in una sala cinematografica di un’opera così travagliata rappresenta un ottimo motivo per acquistare il biglietto. Tuttavia il fascino dell’ultimo lavoro di Terry Gilliam non risiede solamente nella sua storia, bensì anche nel discorso metacinematografico che imbastisce. Il falso Don Chisciotte interpretato da Jonathan Pryce (che regala, tra l’altro, un’interpretazione memorabile) non è altro che una trasposizione sul grande schermo di Gilliam stesso, dei suoi conflitti interiori e del suo essere radicato ad una realtà fittizia (in questo caso la sua stessa attività registica), rifugio dalla noia tossica dell’abitudinarietà. “L’uomo che uccise Don Chisciotte” è quindi un calderone nel quale Gilliam riversa con lucido delirio ogni parte di sè stesso, dalla schizofrenia dei personaggi agli inserti in computer grafica volutamente posticci, fino ad arrivare all’atmosfera all’inserimento di vere e proprie parate di figure e costumi a dir poco sgargianti e alla critica sagace all’America di oggi.

Perché non guardare L’uomo che uccise Don Chisciotte

Come accade sempre nei casi di development hell, i limiti derivati dall’infernale (appunto) gestazione del film sono ben evidenti, in quanto la sfida delle persone che ci hanno lavorato diventa esclusivamente quella di far vedere la luce all’opera in questione. Tra questi, sono ravvisabili una certa frettolosità in sala montaggio, laddove in molti passaggi si saltano scene o sequenze chiave che avrebbero facilitato la comprensione generale dell’intreccio. Un lavoro di taglia e cuci quello eseguito sulla sceneggiatura e sul materiale ripreso svolto in maniera fin troppo approssimativa.

L’uomo che uccise Don Chisciotte” è il progetto più folle e suicida di Terry Gilliam, tanto per le vicissitudine che ne hanno contraddistinto la produzione quanto per la scelta di mettere in scena una parte così concreta della sua persona, che merita sicuramente di essere osservato, studiato e, perché no, goduto, pur nelle sue numerose deformità.

L’uomo Che Uccise Don Chisciotte al cinema dal 27 settembre con M2 Pictures

Regia: Terry Gilliam Con: Adam Driver, Olga Kurylenko, Stellan Skarsgård, Jonathan Pryce, Óscar Jaenada, Jordi Mollà, Rossy De Palma, Jason Watkins, Sergi López, Paloma Bloyd Anno: 2018 Durata: 132 min. Paese: Gran Bretagna, Spagna Distribuzione: M2 Pictures

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