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L’Uomo di Neve, recensione del blu-ray disc del film con Michael Fassbender

Ebbene, è uscito in Bluray quello che doveva essere uno dei titoli di punta dello scorso autunno e invece si è rivelato un disastro dal punto di vista della critica, ovvero L’Uomo di Neve.

Il film è diretto da Tomas Alfredson e attenzione: non è da confondere col suo svedese conterraneo Daniel Alfredson, regista della trilogia Millennium con Noomi Rapace. Anche se molti, per sbadataggine, sono cascati in questo tranello.

Tomas Alfredson è invece il regista dei bellissimi Lasciami entrare e de La Talpa. E, a maggior ragione, dopo questi illustri e sofisticati film suoi precedenti, ci siam stupiti davvero oltremodo che abbia potuto dirigere tale The Snowman (titolo originale) in maniera così sciatta, senza conferire pathos e mordente alla storia, e filmandolo come fosse un giallino tedesco da tardo pomeriggio. Delusione ancor maggiore se si tiene conto dell’apparato tecnico per cui questa pellicola si è avvalsa. Vale a dire le montatrici Thelma Schoonmaker e Claire Simpson, la fotografia di Dion Beebe e le scenografie di Maria Djurkovic. Nomi prestigiosi, di alto profilo, il cui lavoro qui appare invisibile, a partire proprio dalle luci slavate e per nulla efficaci di Beebe, che ammanta l’intero film di una patina pallidamente sbiadita, e le cui luci sfumate soltanto nei primi minuti pare s’intonino elegantemente alle atmosfere innevate delle location. Poi, s’impigrisce e i colori appaiono solo nitidamente piatti e schiacciati, insipidi e assolutamente non in grado d’illuminare con grazia la storia raccontata, storia girata in modo superficiale, approssimativo e spesso pedestre.

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E che dire di Martin Scorsese in veste di produttore? Inizialmente, come molti sapranno, il progetto gli era tanto interessato che voleva dirigerlo lui stesso, affidando al solito Leonardo DiCaprio il ruolo del protagonista ma, considerando i risultati di quest’insulso pasticcio, ha giustamente fatto bene a lasciar stare.

Tratto dal libro per antonomasia dello scrittore Jo Nesbø, doveva essere una trasposizione vincente, tanto da poter perfino poter semmai ispirare dei probabili seguiti (e il finale, infatti, lascia supporre che quelle erano le intenzioni di partenza). Ma, ripetiamo, l’operazione si è sorprendentemente, inaspettatamente rivelata fallimentare.

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Harry Hole è un investigatore oramai tanto leggendario da essere studiato in Accademia e per il nuovo, macabro caso di serial killer da incastrare, gli viene affiancata una giovane collega molto avvenente. I due indagheranno su un maniaco omicida che commette assassini di rara efferatezza e, per firmare i suoi brutali delitti, lascia vicino alle vittime un pupazzo di neve.

Nel film non succede granché, anzi nulla a dire il vero, Fassbender (Alien Covenant), nonostante l’innato carisma e il fisico possente, si trascina però qui per tutto il film con aria annoiata, indossando permanentemente un impresentabile giubbotto verdognolo orrendo. E il suo personaggio è tanto poco interessante quanto decisamente inconsistente. Chi mai entrerebbe in empatia con un uomo così insignificante, distaccato e perennemente assorto nei suoi silenzi poco emozionanti?

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I personaggi di contorno, allo stesso modo, sono mal scritti e accessori, funzionali soltanto a puntellare la pellicola con le loro inutili apparizioni. Sprecati la Gainsbourg, Chloë Sevigny e Toby Jones, ma assolutamente incomprensibile il ruolo nella vicenda di J. K. Simmons, per non parlare della comparsata di un Val Kilmer irriconoscibile, già devastato dal cancro che, ahinoi, inesorabilmente lo sta divorando. E il cui quasi cameo è qui futile e irrilevante.

E il colpo di scena del sottofinale è quanto mai telefonato e prevedibile. Quanto bruttamente orchestrato.

Insomma, un film fallito su tutti i fronti.

Ma, comunque, se siete amanti dei gialli nordici e delle rigide atmosfere invernali della Scandinavia, potrete anche, in qualche suggestivo scorcio paesaggistico, trovare delle ragioni minimamente valide per non stroncarlo del tutto.

L’uomo di neve – Il Blu-Ray Disc di Davide Belardo

L’ultimo lavoro di Tomas Alfredson non è certo privo di difetti tuttavia sono tra i pochi che ha comunque apprezzato il film. Certificando il difetto di narrazione e struttura frammentata, nonostante la linearità della storia, ma apprezzando però l’atmosfera e i paesaggi norvegesi, veri e propri protagonisti dell’opera.

Prodotto e distribuito da Universal Pictures Home Entertainment Italia, anche in una elegante edizione steelbook, il blu-ray disc de L’Uomo di Neve, offre un comparto tecnico all’altezza e sufficienti contenuti speciali. Il trasferimento domestico è praticamente perfetto nel restituire le stesse sensazioni di profondità e fotografia glaciale percepita in sala. Il dettaglio, la definizione e i livelli del nero sono di discreta fattura e, anche se praticamente inglobati dal bianco della neve, emergono rigogliosi senza la minima incertezza nelle panoramiche mozzafiato delle ambientazioni scandinave. Non ci troviamo al cospetto di un video da riferimento ma di una attenta riproposizione del girato originale.

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Sul versante audio Universal Pictures ci offre una portentosa traccia in 7.1 DTS HR per il doppiaggio italiano. Una codifica capace di replicare al meglio quanto proposto durante il passaggio in sala della pellicola. Di poco inferiore alla traccia lossless inglese in 7.1 DTS HD Master Audio, le differenze sono veramente minime, che ha dalla sua la naturalità di un audio concepito in presa diretta e fedele alla recitazione dei protagonisti.

Di sufficiente fattura il reparto dei contenuti speciali, arricchito da interessanti contributi di approfondimento.

  • Il cast (07:46) Il cast, i produttori, il regista ci spiegano il tema del film e i suoi protagonisti.
  • Ricreando il mondo di Jo Nesbø (04:05) L’autore, il cast e la produzione raccontano l’adattamento cinematografico.
  • Il killer dell’uomo di neve (04:03) La genesi del killer de L’Uomo di Neve.
  • Il paesaggio norvegese (06:33) La scelta fondamentale di girare in Norvegia.
  • Scene pericolose: affogando nel lago ghiacciato (01:36) Come sono state girate le scene sul lago.
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Ebbene, è uscito in Blu-ray quello che doveva essere uno dei titoli di punta dello scorso autunno e invece si è rivelato un disastro dal punto di vista della critica, ovvero L’Uomo di Neve. Il film è diretto da Tomas Alfredson e attenzione: non è da confondere col suo svedese conterraneo Daniel Alfredson, regista della trilogia Millennium con Noomi Rapace. Anche se molti, per sbadataggine, sono cascati in questo tranello. Tomas Alfredson è invece il regista dei bellissimi Lasciami entrare e de La Talpa. E, a maggior ragione, dopo questi illustri e sofisticati film suoi precedenti, ci siam stupiti davvero…
Commento Finale

Il blu-ray disc de L'Uomo di Neve, offre un comparto tecnico all'altezza e sufficienti contenuti speciali.

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About Stefano Falotico

Scrittore di numerosissimi romanzi di narrativa, poesia e saggistica, è un cinefilo che non si fa mancare nulla alla sua fame per il Cinema, scrutatore soprattutto a raggi x delle migliori news provenienti da Hollywood e dintorni.

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