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Tutti i soldi del mondo – Esce in sala il biopic di Ridley Scott dopo lo scandalo Kevin Spacey

Tutti i soldi del mondo: Dopo l’uscita natalizia nelle sale statunitensi, arriva anche nelle nostre il film sul rapimento di John Paul Getty III, che ha fatto parlare di sè per il reshooting di emergenza fatto dal regista Ridley Scott per sostituire Kevin Spacey con Christopher Plummer, diventato poco gradito dopo le accuse di molestie sessuali.

Nel 1973 a Roma viene rapito il rampollo sedicenne della famiglia Getty, petrolieri, che da Roma gestisce alcuni suoi affari. Il ragazzo verrà tenuto prigioniero per 5 mesi e i rapitori chiederanno un riscatto di 17 milioni di dollari che suo nonno, John Paul Getty jr si rifiuterà di pagare, fino a quando non riceverà per posta un orecchio del nipote.

E’ difficile iniziare a vedere All the money in the world-Tutti i soldi del mondo, senza pensare a come “doveva essere”; come doveva essere un certa scena recitata da Kevin Spacey o come l’attore di House of cards avesse potuto incarnare un uomo di ottant’anni, lui di vent’anni più giovane, credibilmente, soprattutto mentre si guarda il risultato portato sullo schermo da Christopher Plummer.

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Confronto Kevin Spacey – Christopher Plummer

Il ritratto del magnate del petrolio, l’uomo più ricco del mondo negli anni ’70, ma anche il più solo e testardo si adatta perfettamente all’aspetto dell’attore canadese. Di sicuro ha avuto meno lavoro il reparto make-up, visto che gli 88 anni di Plummer sono più vicini all’età di Getty all’epoca del rapimento. Sicuramente qualcosa è stato perso, e si spera che il lavoro fatto da Kevin Spacey prima o poi riemerga e venga visto, ma è sicuramente stato rimpiazzato in maniera veloce ma non raffazzonata.

Ridley Scott e la troupe hanno lavorato per 9 giorni 18 ore al giorno per rigirare e rimontare le 22 scene in cui Spacey era presente, sono tornati in tutte le location tranne che in una, in Giordania, per cui in una scena, in cui Getty è ripreso da lontano mentre cammina nel deserto, si tratta ancora di Kevin Spacey, mentre Scott si è affidato agli effetti visivi per inserire Plummer nelle scene con tagli più stretti della sequenza nel deserto.

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Cosa funziona in Tutti i soldi del mondo

Aldilà de “l‘affaire Spacey” che nonostante tutto è marketing gratuito per il film, con uno stile che probabilmente sarebbe piaciuto al petroliere Getty, il Tutti i Soldi del Mondo si struttura come un buon thriller con un ottimo cast. Michelle Williams soprattutto e in modo sorprendente anche Mark Wahlberg, credibile nel ruolo di negoziatore dipendente da Getty. Il giovane Chris Plummer, visto al festival Venezia 2017 in Lean on Pete di Andrew Haigh, per il quale ha vinto il premio Marcello Mastroianni per la migliore interpretazione maschile è prima un viziato ragazzino ricco, che crolla e torna ad essere un bambino indifeso nel momento in cui viene rapito. Romain Duris, attore francese di chiaro talento invece interpreta Cinquanta, che sarà nella banda dei rapitori calabresi dall’inizio del rapimento alla fine, e probabilmente aveva faccia e temperamento più adatti per il ruolo di altri attori.

A livello tecnico il film ha un passo molto veloce, con scelte di montaggio e passaggio dal passato al presente che intrecciano la storia, permettendo di raccontare oltre a quella principale anche la vicenda umana della famiglia di John Paul Getty.

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Perché non guardare Tutti i soldi del mondo

Le resistenze a questo film sono innanzitutto e solamente locali, ristrette quindi al nostro mercato: sono legate a come viene rappresentato un paese sullo schermo, da un regista che non è di quel paese. Un esempio esplicativo è la reazione di unanime orrore provocata (volendo, anche in modo ingiustificato) da To Rome: with love  di Woody Allen. Purtroppo però bisognerebbe applicare lo stesso sdegno quando nei film nostrani vengono rappresentate le altre culture.

In questo caso: la pasta c’è, gente che gesticola, anche. Vespe ce ne sono anche troppe per un periodo che fu di recessione per l’Italia, ad un tratto  una caffettiera viene portata in scena ingiustificatamente, come sono ingiustificati i balletti dei mafiosi rapitori, ma il pubblico ha bisogno di elementi generici che rappresentano un tutto.

Il film è in sala dal 4 gennaio.

Regia: Ridley Scott Con: Michelle Williams, Christopher Plummer, Mark Wahlberg, Charlie Plummer, Romain Duris, Marco Leonardi, Timothy Hutton, Olivia Grant, Charlie Shotwell, Stacy Martin, Andrew Buchan Anno: 2017 Durata: 132 min. Paese: USA Distribuzione: Lucky Red
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