Al suo secondo film, Susanna Fogel punta alto con la action comedy Il Tuo Ex Non Muore Mai. Con Mila Kunis protagonista, pronto in contemporanea mondiale
Il Tuo Ex Non Muore Mai (in originale un bondiano The Spy Who Dumped Me, una cosa come La spia che mi ha mollata: l’adattamento italiano segue la grande tradizione nostrana di piazzare gli spoiler direttamente nel titolo) è un film a livello teorico perfetto per questo 2018. Una action comedy virata buddy movie, tradizione più che consolidata all’interno del genere, impiantata sull’altrettanto codificato pattern del film con americani cretini in paesi stranieri (non dissimile da Io Dio e Bin Laden, contemporaneamente in sala), il tutto innaffiato da una leggera ma portante vena femminista all’acqua di rose. Scritto e diretto da una donna, interpretato da una coppia di attrici di discreto richiamo, caustico ma non troppo, violento senza disturbare, cinico senza rinunciare alla love story. Pronto per questo agosto in contemporanea mondiale: nel cuore dell’estate, è segno che alla Lionsgate ci credono non poco.
In Il Tuo Ex Non Muore Mai, la protagonista Audrey (Mila Kunis) è una trentenne insicura, fragile, in balia degli eventi. Sua unica amica è l’estroversa mina vagante Morgan (Kate McKinnon), ragazzona carica di retorica neo-femminista all’americana tutta slogan motivazionali e Michelle Obama, in realtà più insicura e fragile di lei. Gli eventi prendono una piega piuttosto brutale nel momento in cui l’ex di Audrey (Justin Theroux) rivela alla donna di essere in realtà una spia internazionale, e le consegna una misteriosa chiavetta usb un attimo prima di essere assassinato da dei sicari. Le due amiche dovranno fuggire in Europa per mettersi in salvo, mentre le agenzie investigative e terroristiche di mezzo mondo si metteranno sulle loro tracce. Voleranno pallottole, sangue e voglia di emancipazione.
Cosa funziona ne Il Tuo Ex Non Muore Mai
La storia (contorta ben oltre il necessario) alla base di Il Tuo Ex Non Muore Mai è dichiaratamente un pretesto. L’idea di partenza, che tiene in piedi il film intero, è innestare un punto di vista femminile su un film e un genere geneticamente maschio-centrico. Fare Bourne Supremacy, e al posto di Bourne far trovare in mezzo al caos due trentenni americane moderne. Con tutti i loro buffi difetti: deboli, poco sveglie, ma vogliose di ritrovare la fiducia in sé stesse, e perché no, dimostrare al mondo che anche le ragazze possono spaccare i denti. E’ un film al cento per cento femminile, ma non per questo un chick flick. Ad oggi ghettizzare il pubblico di riferimento non ha più senso, e il merito più grande del film della bravissima Susanna Fogel è proprio la sua capacità di stare in piedi come puro, vero action movie.
Al suo secondo film, Fogel dimostra ancora i difetti di chi non sa gestire un lavoro ad alto budget (profonda confusione negli eventi, tonnellate di scene e personaggi inutili), ma Il Tuo Ex Non Muore Mai funziona. E bene: l’azione è continua, senza pausa, articolata e messa in scena con respiro notevole. Non c’è un istante di remi in barca, e il ritmo folle aiuta a nascondere una sceneggiatura magari non ispiratissima. Mila Kunis è fantastica e credibile in un’evoluzione banale ma non per questo stupida; dall’altra parte Kate McKinnon, autrice comica di scuola SNL costretta ad un’interpretazione fisica e sopra le righe sicuramente pensata per una Rebel Wilson, proprio non riesce a incidere. Eppure la loro dinamica è sincera e coinvolgente. Tocco femminile.
Perché non guardare Il Tuo Ex Non Muore Mai
Certo, fare un film come Il Tuo Ex Non Muore Mai e riuscire a non far ridere praticamente mai è una bella impresa. Considerato il materiale di partenza, la sciattezza dell’elemento comico è forse ciò che rimane più di traverso nella già pasticciatissima sceneggiatura (messa insieme dalla stessa Fogel, con l’apporto di David Iserson). L’idea era chiaramente giocare sulla contrapposizione del trovare una donna “realistica” al centro di un action fracassone, ironizzare sulla vacuità del femminismo social e allo stesso tempo raccontare una fiera parabola di self-empowerment rosa (che pure segue le più becere direttive delle vecchie rom-com: le donne americane fanno fatica a separare l’urgenza di emancipazione sociale dall’innato istinto disneyniano a sognare un principe azzurro biondo e dall’accento britannico). In realtà, la vena ironica potenzialmente più acida e cattiva viene presto messa da parte in favore di classiche gag intestinali. E nel dare un colpo al cerchio e uno alla botte, The Spy Who Dumped Me non riesce e non vuole trovare una voce veramente radicale.
Il Tuo Ex Non Muore Mai e un film furbo ma ispirato. E’ studiato al millimetro per far scattare il senso di identificazione in un pubblico femminile che non aspetta altro, ma è anche, sorprendentemente, il lavoro di una nuova autrice capace e preparata. Intrattenimento di buon livello. E va da sé, le porte per un franchise sono belle aperte.