Tonya: Arriva in sala la pellicola di Craig Gillespie, l’esilarante Biopic sulla discussa figura di Tonya Harding, iconica quanto controversa pattinatrice americana famosa in tutto il mondo oltre per essere stata fra le pochissime atlete ad aver eseguito un triplo axel in una competizione ufficiale ma soprattutto per essere stata coinvolta in un gravissimo caso di aggressione ai danni dell’atleta rivale Nancy Kerrigan.
Proveniente da un cotesto rurale disagiato nell’America degli anni ottanta, vittima di una infanzia lacerata ricca solo di violenze fisiche e psicologiche, abbandonata dall’adorato padre la piccola Tonya (Margot Robbie) si aggrappa al pattinaggio come unica fonte si soddisfazione personale e di crescita sociale. Nonostante l’indiscutibile talento che la porta ad essere anche la migliore pattinatrice al mondo Tonya sarà sempre osteggiata dall’ambiente del pattinaggio e dai giudici da cui è sempre stata reputata inadeguata e poco elegante. La giovane Tonya utilizzerà quindi come motore motivazionale lo scontro, foraggiata da una madre che per ottenere da lei il massimo si è sempre servita violenze e umiliazioni. Motivata ad arrivare a qualsiasi costo Tonya Harding rappresenta il fulgido simbolo di quella America, aggressiva e spavalda, che pure oggi è così pesantemente alla ribalta delle cronache contemporanee.
Cosa non funziona in Tonya
Una fenomenale Margot Robbie veste magistralmente le “popolari” vesti della pattinatrice che per mille ragioni è simbolo di un’era, accompagnata da una Allison Janney in stato di grazia che più che meritatamente ha portato a casa un oscar per l’interpretazione della violenta madre LaVona come attrice non protagonista.
La esilarante pellicola di Craig Gillespie, già regista delle pellicole di culto Lars e una Ragazza tutta sua e Fright Night – Il Vampiro della Porta Accanto, intelligentemente narra le vicende utilizzando un irresistibile registro comico riuscendo a cogliere con classe molte delle più rilevanti sfaccettature della società americana di allora e di oggi, dedita all’apparenza e al successo a tutti i costi. Un’altra chiave di lettura della pellicola, secondaria ma comunque decisamente interessante, riporta alla violenza familiare e alle ripercussioni a cascata che quasi inevitabilmente affliggono i bambini che ne sono vittime.
Perché non vedere Tonya
Nulla di realmente negativo si può imputare a questa pellicola che, pur generando a più livelli riflessioni profonde, è perfettamente riuscita anche dal punto di vista dell’intrattenimento.
Un visione imperdibile.