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The Predator di Shane Black: sangue e azione unite a un po’ di confusione

The Predator 2018 unisce tanta violenza splatter alle scene in alta definizione, con delle prove convincenti da parte del nuovo cast, anche se rimangono forti perplessità sulla scelta di sceneggiatura e per un eventuale sequel

Una nuova astronave di un Predator arriva sulla Terra, stavolta nella foresta Messicana. Dopo qualche brutale uccisione l’alieno viene neutralizzato, grazie al forzuto, audace e fortunato soldato scelto Quinn McKenna (Boyd Holbrook), che invece di segnalare l’avvenuto alle autorità decide di depredare le tecnologie dell’alieno e spedirle a casa della ex-moglie Casey (Olivia Munn). Una scelta decisamente poco saggia, perché ora non solo gli alieni sono alla ricerca di quel materiale, ma anche il governo degli Stati Uniti. Comincia una dura lotta unita alla fuga per sopravvivere, chi vincerà stavolta?

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Considerato da alcuni erroneamente un reboot, The Predator di Shane Black è a tutti gli effetti un seguito di Predator 2 di Stephen Hopkins, a partire dal fatto che durante quest’ultimo lavoro vengono citati gli eventi legati al 1987 e 1997, ossia le lotte contro gli alieni di Dutch Schaefer (Arnold Schwarzenegger) e Mike Harrigan (Danny Glover), mentre vengono ripresi alcuni personaggi extraterrestri di Predators, seppur in alcuni punti un po’ modificati esteticamente. Si può considerare un reboot solo nel senso che questo film può essere visto senza problemi anche da colui che non ha mai avuto tempo e modo di vedere i precedenti lungometraggi su questo ormai storico personaggio del genere horror-fantascientifico. Anche se, naturalmente, non è proprio il massimo cominciare con questo ultimo capitolo, e vediamo il perché.

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Cosa funziona in The Predator

Non è solo colpa della mancanza di idee di Hollywood, dell’assenza di Terminator e Apollo Creed tra i protagonisti, o di un mondo artistico sempre più condizionato dall’edulcorazione richiesta da una minoranza web sempre rumorosa: non ci sarà mai un film un nuovo film su Predator all’altezza di quello diretto da John McTiernan nel 1987. Anche se, come accennato, questo film cerca di essere d’aiuto anche allo spettatore “ignorante”, The Predator, per ovvi motivi tempistici, e non solo, non ha potuto replicare la bellissima misteriosa atmosfera degli anni ’80. Ormai quasi tutti sappiamo chi si nasconde tra quegli alberi, e che se può essere ferito, può essere ucciso. Possiamo dunque sperare in seguiti molto buoni o accettabili, ma sperare nel veder replicato quel capolavoro è assolutamente impossibile.

Questo film di Shane Black, una delle prime vittime del mostro quando ancora non era dietro la macchina da presa, cerca una sua identità, puntando molto di più rispetto al passato sulle scene d’azione e sulla violenza in alta definizione. Certo, il passato non si può tralasciare, e quindi, oltre alle lotte tra la vegetazione e nella città, abbiamo anche stavolta una banda particolare per combattere gli alieni. Non solo militari, ma anche criminali e persone con problemi mentali, che però dimostrano di mantenere i nervi saldi in situazioni di estremo pericolo.

Boyd Holbrook riesce ad essere un buon erede di Schwarzenegger e Glover, ma la vera star di questa pellicola, neanche tanto a sorpresa, è il bambino prodigio Jacob Tremblay, che abbiamo tanto amato in Room. Anche se Miko Hughes aveva lavorato molto di più sul suo personaggio, il 12enne attore canadese si trova benissimo in questo personaggio alla Codice Mercury, la chiave principale per la successione degli eventi di questo film. Oltre a Harold Becker, si può vedere un rimando, voluto o meno, ad Indipendence day di Roland Emmerich nella scena del laboratorio stile Area 51.

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Perché non guardare The Predator

Oltre al già citato motto “non è all’altezza dell’originale”, a non convincere troppo è la rivelazione di una natura altruista di uno dei Predator, che va abbastanza a contraddire tutto quello che abbiamo visto in passato. Inoltre non abbiamo ancora una spiegazione del come si è arrivati ai fatti di Predators, cioè come è possibile che dei serial killer/combattenti venivano spediti nel pianeta di caccia degli alieni (anche se in parte è spiegato nello spin-off contro Alien).

Forse verrà spiegato nel possibile sequel (tutto, come al solito, dipenderà dagli incassi), che però nel caso non fa ben sperare visto il finale un po’ alla Iron-Man 3, un dei vecchi, ed infelici, lavori del regista. Piuttosto che quello sarebbe stato meglio puntare su un vecchio, ma non obsoleto, cameo.

The Predator di Shane Black è al cinema in Italia a partire da giovedì 11 ottobre 2018.

Regia: Shane Black Con: Boyd Holbrook, Trevante Rhodes, Jacob Tremblay, Keegan-Michael Key, Olivia Munn, Sterling K. Brown, Thomas Jane, Alfie Allen, Augusto Aguilera, Jake Busey, Yvonne Strahovski, Lochlyn Munro, Niall Matter, Brian A. Prince Anno: 2018 Durata: 107 min. Paese: USA Distribuzione: 20th Century Fox

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